Pesaro resta in A, Caserta sprofonda in LegaDue: il verdetto dell’Adriatic Arena è una sentenza. La retrocessione si materializza nell’ultima giornata al termine della peggior partita giocata dai bianconeri nella gestione Esposito. Davanti ai 6606 dell’astronave marchigiani, ai 450 casertani, la Juve gioca da Juve solo 10’, poi spegne l’interruttore e si fa annichilire da una squadra, oggettivamente, meno forte ma meritevole della vittoria odierna. E’ una sconfitta tremenda, che spacca i cuori, che fa versare tante lacrime. Dopo sette anni in A, Caserta torna nell’inferno della LegaDue. Non serve aggiungere altro.
PRIMO PERIODO
Neanche si alza la palla a due ed Ivanov buca in contropiede la difesa biancorossa. Pesaro reagisce subito con l’alley oop di Wright completamente perso dai casertani. Gli Dei del basket iniziano a dare una mano alla Juve spingendo nella retina la bomba di Scott (2-5 al 1’). Scott, ormai, è caldissimo da un mese: seconda bomba e +4. Purtroppo qualche secondo dopo, Judge domina in vernice, fa canestro e fallo e sono due falli per l’ex Notre Dame (7-8). Pesaro si mette a zona 2-3 ma Scott segna ancora e tocca quota 8 in neanche 3’. La difesa casertana incassa troppe penetrazioni, Judge va a 5 ma arriva anche il siluro di Moore (9-13 al 4’). Esposito risponde con la zona 2-3 match up per intasare l’area ma Wright gioca alla grande; entra Antonutti e colpisce subito dall’arco (11-16 e 4/6 da 3). Le mani bianconere sono incandescenti: ancora Moore dall’arco per il 13-19 e 5/7 nel tiro pesante in 5’. Paolini va col timeout dopo il secondo fallo di Musso. L’attacco bianconero gira a mille; si torna ad utilizzare il pick ‘n roll tra Moore ed Ivanov col bulgaro che segna il 13-21. Un parziale di 5-0 tutto firmato da Judge (10) accende l’Adriatic (18-21 al 7’). Mordente blocca il break con due liberi d’esperienza, dentro anche Tommasini e Michelori (di fatto c’è solo Mordente del quintetto base). Inizia a farsi vedere l’esperienza dei bianconeri: Domercant lucra altri due liberi (20-25). La Juve non ha paura, Tommasini spara il missile del 22-28 al minuto 8 dopo un grande rimbalzo offensivo di Michelori. Ross sfrutta il miss match con Domercant, due falli dell’ex senese. L’attacco è una meraviglia: Vitali mette il trentesimo punto con relativo +7 in un primo periodo che dura un’eternità. Suona la prima sirena: 27-30 con 12 falli sanzionati dagli arbitri che non concedono nulla al gioco duro mentre Judge tocca quota 12 col 71% al tiro. Il +3 è troppo poco per quanto prodotto.
SECONDO PERIODO
Lorant s’inventa il -1 mentre Vitali tira un piccione e si prende i fischi di tutti. Il sorpasso pesarese arriva sul tap in di Myles (31-30); la rottura è prolungata, 2 minuti senza segnare, Lorant colpisce dalla lunetta per il 32-30 mentre l’energia difensiva di Raspino irretisce i casertani. Tocca a Ivanov bloccare l’emorragia col canestro dopo rimbalzo offensivo. Esposito è costretto a rimettere Domercant e Scott con due falli e non può fare a meno dell’intelligenza di Mordente mentre Raspino arriva a due falli. Chi è ancora caldo è Moore: 0-4 di controparziale e 32-34 al 13’. La sofferenza a rimbalzo difensivo è evidente (6 per Pesaro) ma i clamorosi errori dei marchigiani aiutano i bianconeri a restare a contatto (34-34 al 15’); Esposito va col sacrosanto timeout. Musso è sempre intraprendente nell’1vs1 ma sale a 3 falli già a metà secondo periodo, mentre Michelori torna sul legno. Scott è sensazionale, si prende falli, segna, stoppa; Raspino commette il terzo fallo e si deve sedere mentre Michelori, dalla lunetta, griffa il 34-37 al 16’. Caserta fa vedere la 3-2 match up, Michelori è su tutti i palloni, mentre Moore distrugge la difesa marchigiana: 11 punti dell’ex Siena University e +6. Paolini deve buttare dentro anche Crow mentre Scott, purtroppo, compie il terzo fallo. La tripla del giovane Crow rilancia Pesaro a contatto sul -2. Michelori è commovente in vernice, ma le polveri sono fradice e si tira un pessimo 0/10 nel periodo dalla lunga distanza. Il pareggio è nell’aria e lo pesca Wright con una bomba centrale (43-43). E Crow colpisce ancora dalla lunghissima distanza: 6-0 di parziale e 46-43 che obbliga Esposito al timeout. Pesaro sbaglia tre volte l’ultimo tiro ed è -3 alla pausa lunga.
TERZO PERIODO
Si comincia col terzo fallo di Antonutti ma l’ex reggiano colpisce in penetrazione. Purtroppo Ross imbuca una tripla pesantissima per il 49-45. Domercant attacca bene in 1vs1, dall’altro lato Esposito ordina la zona 2-3 che costa una palla persa da Crow. Ivanov fatica ad entrare nel match mentre la zona si becca la bomba dall’angolo da Wright (52-47 al 23’). La Juve fa tanta fatica in attacco dove non trova soluzioni e la difesa viene colpita sistematicamente: a complicare i piani arriva anche la grande T ad Ivanov. Pesaro ne approfitta per il nuovo +8 con Ross mentre Domercant ha 1/11 al tiro. Sono minuti tremendi dove l’Adriatic si fa sentire e Scott forza due tiri inutili ed il parziale dice 17-6 in 6’. Caserta va nel fossato dopo il siluro di Lorant che stampa un drammatico 60-49 che obbliga Esposito al timeout. Il dato dice 19 punti segnati in 17’. Una boccata d’ossigeno la regala un eroico Michelori ma Vitali gioca una partita veramente scadente. Scott è uscito totalmente dal match, altra forzatura senza senso e poi quarto fallo tornando in difesa. Non si segna mai nonostante Michelori lotti su ogni pallone: Ross, dalla lunetta, firma il massimo vantaggio sul 64-51 al 28’. La retrocessione diventa quasi realtà dopo la bomba di Rossi per il 67-51 (27-8 di parziale nel terzo periodo). Suona la sirena dell’ultimo ‘stop and go’ e Moore infila un pazzesco buzzerbeater da 9 metri: 67-56, parziale di 29-13 nel periodo, facce scure e tanta paura che sia già finita.
QUARTO PERIODO
Ross fa vedere ancora il suo talento per il +13 e 13 nel suo fantastico secondo tempo. La difesa pesarese continua ad essere encomiabile non lasciando niente ai casertani. Ross ancora da 8 metri, vola in doppia doppia, 72-56, siamo ad un passo dal baratro anche perché Domercant non segna mai, neanche solo davanti al canestro. A segnare è solo Moore, autore di un’altra buona partita: tripla e -13. Ross, sempre e solo lui, si fa carico di tutto l’attacco pesarese: 24 punti a referto, 20 nella ripresa, ed è sempre -15 con meno di 7’ da giocare. Si continua a non giocare di squadra in attacco, il tempo scorre e la Vuelle, ovviamente, da sempre palla a Ross (76-61 a 4’ dalla sirena). Ivanov non vuole mollare, tra rimbalzi e punti firma il -11 al 37’. E poi arriva il punto 19 di Moore per il 76-67. Segna solo Ross per Pesaro con una virata pazzesca sulla linea di fondo e sono 26 conditi da 11 rimbalzi. Si tira senza senso, volano gli ultimi spintoni ma ormai è finita tra la disperazione degli encomiabili 450 tifosi casertani giunti a Pesaro carichi di speranze. Nonostante il dolore nel cuore, i casertani si lasciano andare ad una sciarpata commovente. Suona la sirena: festa biancorossa, per Caserta è il giorno della retrocessione in LegaDue.
VUELLE PESARO – JUVECASERTA 80-70
VUELLE PESARO: Wright 10, Myles 4, Basile, Musso 6, Tortù ne, Crow 6, Ross 28, Lorant 12, Judge 14, Raspino. All. Paolini.
JUVECASERTA: Vitali 5, Tommasini 3, Moore 19, De Franciscis ne, Michelori 3, Tessitori ne, Domercant 4, Antonutti 5, Mordente 4, Capuano ne, Scott 10, Ivanov 17. All. Esposito.
ARBITRI: Lamonica, Di Francesco, Quarta.
PARZIALI: 27-30, 46-43, 67-56