Crotone scopre il suo Re Mida. Come nel libro “Metamorfosi” di Ovidio, il mitico re della Frigia era molto celebre nella cultura occidentale per il suo proverbiale “Tocco d’oro”, la capacità di trasformare in metallo prezioso qualsiasi cosa toccasse, così Camillo Ciano trasforma in goal tutto quello che tocca col suo sinistro, si tratti di rigori, punizioni, tiri dal limite, acrobazie e colpi di testa. Ultima vittima in ordine di tempo del suo killer instinct è stata l’Avellino dell’altro casertano Marcello Trotta, piegato da una doppietta dell’attaccante di Marcianise al 39° su calcio di rigore ed al 56° in semi-rovesciata. Due goal, tra l’altro, messi a segno contro quel club con cui l’anno scorso ha disputato la seconda parte di stagione, collezionando 3 reti in 18 incontri dal suo arrivo a gennaio dal Padova. Con la società irpina non si è creato quel feeling giusto tale da prospettargli una riconferma, così in estate arrivò il rientro al Napoli che poi ad agosto lo ha ceduto a titolo definitivo al Parma.
L’anno della consacrazione. Il fallimento della società emiliana non sta demotivando per niente l’atleta casertano classe ’90 che, anzi, sta disputando la sua miglior stagione da calciatore professionista. L’anno della consacrazione per un talento che lo scorso 22 febbraio 1990 ha compiuto 25 anni. Scagli la prima pietra chiunque è convinto del contrario. E non può essere altrimenti, considerando che Ciano non ha mai superato la doppia cifra in carriera e che invece quest’anno ha già messo a referto 16 reti in 35 partite. Una media di quasi un goal ogni due partite che normalmente appartiene a centravanti e non fantasisti che agiscono a ridosso dell’area di rigore. Logica conseguenza del fatto che, tra i pregi del calciatore cresciuto nel Vernall Marcianise c’è non solo la qualità balistica cristallina, ma soprattutto la capacità di inserirsi alla perfezione nelle maglie della retroguardia avversaria.
Possibile svincolato di lusso. Nella città pitagorica è oramai un idolo indiscusso, un legame con la piazza che già era positivo nelle sue precedenti stagioni con la casacca rossoblù tra il 2011 ed il 2013, in cui aveva siglato 11 reti. Ora però la storia è cambiata. Se è vero che i goal aiutano, il suo record personale di 16 sigilli stagionali lo sta portando sulla bocca di tutti, non solo in Calabria ma anche nel resto d’Italia perché non dimentichiamolo che a Crotone è solo in prestito dal Parma, club che detiene il suo cartellino ma che in estate rischia di scomparire nuovamente dopo il crac Parmalat. E sarebbe propria l’occasione giusta per etichettarlo come lo “svincolato di lusso”, con la possibilità che qualsiasi società lo comperi a parametro zero.