In Serie A2 femminile di pallanuoto sono praticamente chiuse le posizioni play-off con Acquachiara e Racing certe al 100% di far parte della post season, mentre al Pescara manca pochissimo, ma al 99% le abruzzesi saranno dentro le magnifiche 3 del girone Sud che si giocheranno l’accesso in Serie A1. Resta solo da capire quali saranno le posizioni dopo la diciottesima giornata. E sarebbe per tutte le squadre coinvolte un evento particolare.
Per l’Acquachiara che a livello maschile si sta imponendo sempre più nel panorama nazionale ed internazionale, scalzando il Posillipo dal ruolo di prima squadra di Napoli, si tratterebbe della prima volta in massima serie in poco meno di 15 anni di storia del club della famiglia Porzio. Un lavoro partito da lontano che ha toccato le periferie come Barra e Scampìa, che è riuscito a riempire la Scandone e che ha creato altre società satelliti sul territorio e un buonissimo bacino da cui attingere giovani per dare linfa alla prima squadra. Se poi la famiglia Scotti Galletta-Damiani prende in mano le redini tecniche delle squadre giovanili, allora qualcosa doveva pur arrivare. Dopo lo scudetto under15 di 2 anni fa, ecco che quest’anno il comparto femminile seniores, ma con tante giovanissime, è primo in classifica (a pari punti col Racing) a 4 giornate dalla fine e con una gara in meno. Chissà se la Campania potrà riavere una squadra in A1, dopo l’ultima parentesi del Volturno nel 2011.Per ora l’Acquachiara ha vinto 4 derby sul 4, per la prima volta nella sua storia ed è di sicuro la squadra migliore in rosa della nostra regione.
Il Racing Roma, invece, per anni è stata considerata un po’ una nobile decaduta. Squadra sempre ai vertici negli anni pionieristici e non della pallanuoto in rosa è da oramai troppo tempo relegata al ruolo di comprimaria. Tra le fila capitoline hanno militato giocatrici come Canetti, Allucci e Miceli, ma solo per citarne qualcuna. Da qualche anno coach Tomasi sta costruendo un gruppo, e forse proprio quest’anno con il ‘ridimensionamento’ è arrivata la migliora annata del Racing. Certo, complice anche la ‘rivoluzione’ che sta attraversando il Volturno sotto il profilo del ricambio generazionale, ma ciò non toglie che Muccio e compagne si sono sudate tutti i punti conquistati, meritando la posizione che occupano in graduatoria. Anche in questo caso, una romana in A1 ci deve essere, dato che la SIS è con un piede e mezzo in A2. Da più tempo, invece, non si vede una squadra pescarese.
L’Original Marines Pescara, è degna erede di quella squadra che era presenza costante nei play-off scudetto, che si giocava partite importanti e anche in questo caso se si dovesse centrare la promozione in massima serie sarebbe davvero una grande impresa della squadra presa ad inizio stagione da Paolo Ragosa, un signore che in panchina non ha bisogno di presentazioni e che è stato fautore del miracolo SIS Roma, portata in A1 lo scorso anno. Ranalli e socie sono lì e nonostante il pari col Flegreo nell’ultima gara, hanno saputo vincere 8 gare consecutive, giocando col fisico e con la testa, in pieno ‘stile Ragosa’. Insomma, Rari Nantes Bologna (unica imbattuta in A2F), NC Milano o Florentia permettendo, anche se Vela Ancona e Como non sono ancora tagliate fuori dal discorso play-off, una delle 3 formazioni del centro-sud potrebbe coronare un anno fantastico e centrare un obiettivo ricco di suggestioni.
La cosa che lascia un po’ tristi (soprattutto noi come potale di Terra di Lavoro e da appassionati di pallanuoto), ma ci sono tantissime attenuanti del caso, è di non vedere il Volturno ai play-off di A2, dopo 2 anni consecutivi – 3 volte su 4 partecipazioni -, con la stagione peggiore nella seconda serie dal 2009, ma lì le gialloverdi finirono in B nello spareggio con la Cosernuoto. Il punto più basso della storia sammaritana in calottina e da lì poi la corsa fino alla A1. I tempi cambiano e ci si deve adattare, intanto Napolitano e Grego lavorano per costruire un Volturno più forte, soprattutto psicologicamente. Quel che è certo è che il prossimo anno sarà il settimo campionato senza il Volturno in A1 femminile. Come dice spesso, però, coach Napolitano: “Applaudiamo chi è più bravo di noi, ma la ruota gira sempre e si può tornare grandi”.