In attesa del posticipo di lunedì tra Salernitana e Matera il Benevento torna in vetta. Una rete di Eusepi al 43’ del primo tempo regala agli stregoni i tre punti sul campo del Lamezia.
Il Lecce cade anche a Cosenza. Decide una prodezza di Calderini dopo dieci minuti. Per i salentini si tratta di una sconfitta pesante in chiave playoff.
La Juve Stabia sbanca il ‘Ricci’ di Aprilia rifilando la seconda sconfitta consecutiva alla Lupa Roma. In attesa del nuovo allenatore le vespe tornano così ai tre punti. Ospiti in vantaggio al 36’ con Di Carmine che ribatte in rete una inzuccata di Ripa finita sul palo. Nella ripresa espulso Celli e Caserta raddoppia all’83 con un tiro da dentro l’area di rigore. Il tris è ancora di Di Carmine in contropiede.
Il Foggia ritrova la vittoria e batte 2-0 il Messina. Sarno apre le marcature al 35’ e raddoppia nella ripresa dopo un triangolo con Agnelli. L’arrivo in panchina di Di Costanzo per il momento non giova ai peloritani. In chiave salvezza troppa paura di perdere tra Melfi e Martina. 0-0 che lascia la situazione di classifica immutata per entrambe. Debutto vincente per Ninni Corda sulla panchina del Barletta. I pugliesi superano 2-1 la Paganese vincendo in rimonta una gara che sembrava persa dopo lo svantaggio arrivato al 68’ ad opera di Vinci. Fall trova la deviazione sotto porta al 75’, poi palla al centro e gran tiro di Turchetta su cui Casadei non ci può proprio arrivare.
Un rigore di Viola regala tre punti alla Reggina sul campo dell’Aversa. Un ko quasi inatteso per i padroni di casa reduci da cinque risultati utili consecutivi e lanciati verso la salvezza diretta. Nella gara di sabato poker del Savoia che ha la meglio sul Catanzaro che continua ad avere una incredibile alternanza di risultati. Scarpa al 3’ e 12’ (su rigore) manda la gara in discesa. Poi Bernardo al 55’ trova il modo di riaprirla di testa sugli sviluppi di un corner. I calabresi provano a pareggiarla ma all’87 subiscono da Riccio il colpo finale: preciso stacco di testa di Riccio dopo un angolo e Bindi trafitto ancora. In contropiede centoventi secondi dopo D’Appolonia scrive la parola fine sull’incontro.