Due le istantanee necessarie per fotografare l’ennesima sconfitta della Juve. Entrambe nel terzo quarto, entrambe sanguinose in un mare pieno di piranha: palla recuperata dalla difesa bianconera che lancia il contropiede di Scott che da solo e sotto il canestro si divora il canestro che poteva valere il 51 pari. Situazione praticamente quasi identica qualche minuto più tardi con Antonutti dal cui errore è arrivata ancora una tripla di Feldeine. Due errori, due canestri mancati che hanno spezzato le gambe ai bianconeri che in generale al Pianella aveva sempre trovato il modo di reagire e tornare ad un passo dagli avversari. Il classico centesimo per arrivare alla lira, come di solito si soleva dire in passato. La lira che nel finale di partita si è totalmente smarrita quando sia Vitali che coach Esposito sono stati costretti a lasciare il campo prima della sirena finale per doppio tecnico e quindi espulsione. In tema di detti popolari, poi quando piove diluvia. Da lontano e precisamente dalla Sicilia e Capo d’Orlando, l’ennesima mazzata tra capo e collo con Pesaro corsara al fotofinish piazzando un piede e qualcosa in più nell’eldorado della salvezza.
PRIMO QUARTO
Pronti via ed i primi cinque punti della serata sono di chi non ti aspetti: Ronald Moore. I padroni di casa ci mettono un paio di azioni per trovare i primi punti dal campo e sono proprio di uno degli ex di giornata, Stefano Gentile. Il duello tra i due playmaker è il liet motive della prima parte di gara, con l’americano bianconero che va immediatamente in doppia cifra. Il figlio di Nandokan risponde a tono con Buva ad intervallare il face to face tra i due esterni (12:13). Come d’incanto la vena offensiva dalla lunga distanza di Caserta si ferma. La Juve segna solo dalla lunetta, mentre Buva, Williams e Johnson-Odom fanno segnare il primo vantaggio per l’Acqua Vitasnella (18:15). Coach Esposito inizia la propria girandola di cambi, Mordente e Michelori fanno il loro esordio così come Antonutti che nel finale di primo periodo infila due triple pesantissime che unite a quella di Scott riducono il gap sul -1 (27:26 e 6/11 dalla lunga distanza per i bianconeri).
SECONDO QUARTO
Al ritorno in campo Cantù alza la propria intensità difensiva, la Juve perde due palloni consecutivi, ma trova la forza con Michelori di restare attaccata ai pantaloncini degli avversari (31:28). Abass e Williams provano ad allungare, Antonutti risponde a tono, Vitali vince il duello con Gentile arrivando al ferro, con il casertano di Cantù che rende pan per focaccia dall’altra parte prima del tecnico arrivato alla panchina di Caserta (38:32). La difesa a zona di Esposito mista ad uomo, rompe gli schemi dei padroni di casa che concedono il fianco agli avversari con Moore sempre a guidare le operazioni bianconere (40:38). Operazioni che trovano uno stop negli ultimi secondi del primo tempo, quando un rilassamento specialmente nella propria metà campo impedisce a Caserta di evitare che i brianzoli scappassero con due possessi di distanza (44:38).
TERZO QUARTO
È la tripla di Michele Vitali ad interrompere l’emorragia casertana che durava ormai da tanto tempo accusando anche un -10 dopo un 8-0 di break ad opera di Johnson-Odom e Shermadini (48:43). L’esterno bolognese si becca un tecnico per aver allungato la gamba sul tiro da tre punti, sull’azione successiva e la penetrazione di Antonutti è Shermadini a beccarsi la grande T da parte degli arbitri e Juve di nuovo a stretto contatto (49:45). Quando Caserta non si incaponisce dalla lunga distanza, trova anche il modo di arrivare a due punti di distanza con Antonutti. La difesa recupera un pallone, ma Scott sbaglia un sottomano in contropiede davvero facilissimo dal quale arriva un gioco da tre punti di Feldeine e forbice di nuovo a -4 (54:50). Il dominicano scalda la mano in un amen nella parte finale della terza frazione complice anche due palle perse sanguinose dei bianconeri. Due triple a bersaglio e all’ultimo stop and go i bianconeri sono di nuovo sotto di 9 lunghezze (61:52).
QUARTO QUARTO
In pieno spirito Enzo Esposito, Caserta non molla di un centimetro. Al rientro in campo Moore, Antonutti da tre ed il tap in di Ivanov cancella quanto di brutto i casertani avevano fatto sul finire di terzo quarto (67:62). A mancare, però, è sempre l’ultimo passo. Ogni volta che la Juve si ritrova ad un passo dal rimettere definitivamente la partita in piedi, arriva il tecnico e le triple di Feldeine a spazzare via il lavoro dei bianconeri (71:62). Cantù perde per raggiunto limite di falli prima Williams e poi Shermadini, la Juve non ne approfitta del quintetto mini dei brianzoli e subiscono il nuovo canestro di James Feldeine (73:62). Il colpo di grazia arriva a quattro minuti dalla fine del match, quando sulla penetrazione di Johnson-Odom, Michele Vitali viene sanzionato con il fallo tecnico per flopping. Per il bolognese è il secondo e arriva ineccepibile l’espulsione. Stessa sorte per coach Enzo Esposito che invece deve lasciare il campo due minuti più tardi. Feldeine infila il libero, Gentile la tripla da lontanissimo e la forbice si allarga sul nuovo +10 e titoli di coda che scorrono inesorabilmente sulla sfida e sulla nuova sconfitta per i casertani che restano sempre più ultimi in classifica.
ACQUA VITASNELLA CANTÙ – PASTA REGGIA CASERTA 83-72
ACQUA VITASNELLA CANTÙ: Feldeine 19, Johnson-Odom 13, Gentile 16, Abass 2, Buva 16, Maspero ne, Laganá ne, Williams 7, Jones 4, Shermadini 6, Bloise ne, Hollis ne. All. Sacripanti.
PASTA REGGIA CASERTA: Mordente, Domercant ne, Antonutti 19, Vitali 5, Tommasini, Michelori 5, Tessitori, Scott 9, Ivanov 11, Moore 23. All. Esposito.
ARBITRI: Begnis, Baldini ed Aronne.
PARZIALI: 27-26; 44-38; 61-52