Dovrà ringraziare per sempre il suo compagno di squadra. Se non ci fosse stato il suo intervento tempestivo, ora staremmo parlando con toni molto più drammatici. Ed invece, fortunatamente, il dramma è stato evitato. Ma questa storia non deve cadere nel dimenticatoio, perché episodi del genere possono ricapitare e bisogna fare in modo che sul campo siano presenti persone o mezzi che monitorino la condizione di una persona. Garanzia vitale di cui non ha usufruito Durante Rima, atleta torrese autore nel 2011-2012 di 15 reti con la casacca del Gladiator, che ha rischiato di perdere la propria vita su un campo di calcio.
L’episodio. Domenica 8 marzo, era in programma il match di cartello del girone D di Promozione laziale tra la Dinamo Colli, squadra di calcio dell’omonima frazione di Monte San Giovanni Campano in provincia di Frosinone, ed il Formia, club con cui Rima milita da settembre. Come descritto dal sito h24notizie.com, il centrocampista classe ‘87, dopo uno scontro di gioco con il portiere della squadra avversaria, è caduto a terra senza sensi, con un blocco respiratorio e la fuoriuscita di sangue dall’orecchio. A salvargli la vita è stato un compagno di squadra, il senegalese Momo Accrachi, che ha tirato fuori la lingua con le mani a Rima, evitando così conseguenze peggiori per il centrocampista biancoceleste.
Senza dotazioni mediche. L’iniziativa del calciatore senegalese è stata provvidenziale, in quanto nella struttura del frusinate non era presente personale medico, neanche il medico sociale della squadra di casa, e tantomeno dotazioni di sicurezza. Non c’era ad esempio neanche un defibrillatore, così se si fosse trattato di arresto cardiaco, per il povero malcapitato non ci sarebbe stato nulla da fare, visto che il primo presidio medico è a 20 minuti di distanza.
Trasporto aereo. Ragion per cui Rima è stato prelevato da un’eliambulanza che lo ha trasportato all’ospedale Goretti di Latina per svolgere analisi neurologiche e ortopediche. Intervento avvenuto dopo circa venti minuti dalla perdita di conoscenza. Tale episodio ha spinto la dirigenza del Formia calcio a scrivere una lettera al presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli, per metterlo a conoscenza di quello che su un campo di calcio non dovrebbe mai accadere.