L’Hermes Casagiove mette a segno una di quelle affermazioni che hanno un notevole valore storico. Dopo la vittoria a domicilio contro il Gladiator, i giallorossi del team manager Salvatore Saldamarco ottengono tre punti contro una società che condivide lo stesso anno di nascita dei neroazzurri. Il 1924 è infatti l’annata in cui son sorti sia il Gladiator che l’Ercolanese, società che continua a vivere con l’attuale dicutura Atletico Vesuvio Herculaneum. Sodalizi che occupano il terzo gradino del podio, superati in termini d’età dalla Puteolana 1909 e dal Portici 1906.
Fine dell’astinenza. Match-winner dell’incontro è stato Vincenzo Russo, che è tornato a timbrare il cartellino più di due mesi dopo l’ultimo sigillo al “De Cicco” di Sant’Anastasia contro lo Stasia Soccer. Era infatti dal 3 gennaio, data di disputa della prima giornata del girone di ritorno, che l’attaccante classe ’83 aveva perso confidenza con la rete. Momento che il capitano giallorosso spera si sia messo definitivamente alle spalle: “Quando l’attaccante segna è importante per la squadra. Al di là che arrivino vittorie, sconfitte, pareggi, l’attuale posizione è frutto del lavoro di tutta la squadra. Sabato era importante non perdere. Abbiamo raccolto tre punti inaspettati, ma sono dell’opinione che quando c’è gioco, i risultati arrivano”.
La bandiera. Arrivato alla corte di Michele e Roberto Corsale nel dicembre 2011, Russo si è conquistato a furia di goal e prestazioni eccellenti la fascia di capitano. Diventato in tre anni un paladino della famiglia Hermes con un legame che va al di là del calcio, il goleador di origini napoletane ha siglato sabato il goal numero 47 con la maglia giallorossa ed ha toccato quota 97 gettoni di presenza. Numeri favolosi della bandiera casagiovese che ha fisso in testa a chi dedicare il goal della vittoria contro l’Herculaneum: “La dedica va a mia moglie che è inattesa di due gemellini. Ci prepariamo a vivere uno dei momenti più belli della nostra vita”.
DOMENICO VASTANTE
UFFICIO STAMPA F.C. HERMES CASAGIOVE