Adesso ci vuole veramente un’impresa ai limiti dell’impossibile. La sconfitta casalinga con Capo d’Orlando segna, quasi sicuramente, la retrocessione della Juve nell’inferno della LegaDue. Fa male doverlo constatare a nove giornate dalla fine, ma sembra veramente finita. Coach Esposito cerca di mantenere alto un morale che, inevitabilmente, è sotto i tacchi dopo questa nuova sconfitta:
“Complimenti per a Capo d’Orlando per la prestazione; certamente l’assenza di Domercant ha pesato tantissimo, ma non è una giustificazione per la nostra sconfitta. Proveremo a giocarcela fino alla fine. Credo che a parte gli errori tecnici, purtroppo c’è una grossa componente psicologica che in questo momento non ci permette di combattere come qualche settimana fa. Da parte mia potrebbe essere anche normale perchè quando parti da 0-14 poi è tutta una rincorsa e non riusciamo a reagire come si dovrebbe di fronte le spallate. Capo ha giocato una buona partita e ad ogni errore siamo stati puniti. Quando dicevo che salvare questa squadra sarebbe stato come vincere lo scudetto, lo dicevo perchè veramente è una grande montagna da scalare”.
Avessero tutti la stessa grinta e voglia di Enzino, ci sarebbe ancora da sperare.