Piccinno tifa Casertana: “Campilongo può riportare in alto i falchetti”



Teodoro Piccinno nel match contro il Palermo del '91-'92 (Foto Archivio storico Pasquale Fiorillo)
Teodoro Piccinno nel match contro il Palermo del ’91-’92 (Foto Archivio storico Pasquale Fiorillo)

Teodoro Piccinno esterno della Casertana anni ’90 è intervenuto giovedì sera ad ‘Alè Casertana’ su Radio Caserta Nuova raccontando la sua esperienza con i rossoblù. “Io venivo da Catanzaro, dalla serie B. All’epoca la Casertana ambiva a salire tra i cadetti e perciò non ebbi difficoltà ad accettare. Affrontare squadre blasonate, club che hanno fatto la storia del calcio è il minimo per la Casertana. La gara di domenica? Lecce è praticamente la mia città, ma tifo per i rossoblù. Faccio il tifo per il mio amico Salvatore Campilongo che mi auguro possa portare la squadra nei playoff”. A Caserta lasciò il segno e anche il cuore: “Furono anni bellissimi. La promozione in B, il calore della gente sono ricordi indelebili. Ecco perché i falchetti devono assolutamente tornare in alto”. La sua arma era una lunga rimessa laterale che spesso imbeccava Marco Serra: “Ci ho mantenuto la famiglia con queste mie doti – conferma ridendo – diciamo che ancora oggi nelle gare amatoriali con gli amici riesco a impressionare tutti con questi miei lanci. Spero di cuore di vedere la Casertana vincere in una partita così importante. Appena possibile verrò a Caserta per riabbracciare i vecchi amici”.




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