Si decide tutto nel secondo tempo tra Clan Santa Maria Capua Vetere ed Afragola nella gara valida per la terza giornata della poule 1 salvezza del girone H di Serie C1 di rugby. I sammaritani si impongono alla distanza 26-5, conquistando anche il bonus delle 4 mete segnate, su un terreno inzuppato d’acqua e sotto la pioggia battente per buona parte del match contro un avversario determinato e coriaceo. Infatti, l’Afragola nei primi 40 minuti ha tenuto il risultato inchiodato sullo 0-0. Le due squadre hanno avuto difficoltà a giocare in mischia chiusa, ma anche a lanciare l’ovale dalla touche e nel semplice handling. Nel primo tempo la partita è tutt’altro che bella e piacevole e soprattutto molto spezzettata, ma nella ripresa si comincia fin da subito a vedere qualcosa.
Al 43’ l’arbitro assegna una meta tecnica al Clan, in quanto un avversario spinge via Munno, mentre si stava avventando sull’ovale per schiacciarlo nell’area di meta. Per Alessio Villano (che oggi compie 24 anni) è facile trasformare da sotto i pali (7-0). Passano 3 minuti e stavolta l’Afragola approfitta di un’incertezza difensiva del Clan e dopo una punizione ai 5 metri vai in meta, senza però convertire la marcatura (7-5). Ci sono i primi cambi (il Clan di coach Fusco ha giocato con 4 under18 nel corso di tutta la gara) e il Clan prima segna con Alessio Villano al 50’, con Alessandro De Luca che trasforma per il 14-5, poi trova una metà a metà tempo (61’) con capitan Leonelli, abile a sfruttare un gran lavoro di Gianluca De Luca. Il fratello minore Alessandro non centra i pali dalla distanza (19-5). Al 71’ arriva anche la meta di Morrone, appena entrato, che capitalizza al meglio un break di Regna, sgusciando tra le maglie rosse afragolesi con De Luca che trasforma per il 26-5. Poco prima ci sarebbe stata un’altra segnatura del Clan, ma l’arbitro (non proprio soddisfacente la sua prestazione) non l’aveva concessa. A tempo scaduto, Gianluca De Luca si fa cacciare per doppio giallo, dopo delle proteste per aver subito un colpo duro da un avversario. Estratto il rosso, l’arbitro ha fischiato la fine del match.