Catanzaro-Cosenza un derby infernale, la nostra solidarietà ai colleghi rossoblù

A Catanzaro ieri il derby con il Cosenza è andato decisamente oltre le righe. Comportamenti intimidatori dei giallorossi sia dentro che fuori lo stadio, ostilità anche verso la stampa ospite come riportato dalla testata lupiindiretta.it. Di seguito il riassunto del un pomeriggio di ordinaria follia al ‘Ceravolo’. Dopo averlo letto non ci sono parole per commentare una giornata di sport che invece si è trasformata in un vero e proprio inferno:

“Abbiamo girato tutta l’Italia per raccontare le vicende dei rossoblù ed in tutti i campi, anche quelli più infuocati, non abbiamo trovato ambienti così ostili ed incivili come quello di Catanzaro: tifosi che hanno tentato di raggiungere la carovana rossoblù per cercare il contatto e creare tafferugli e vista l’opposizione delle forze dell’ordine hanno messo in atto una sassaiola nei confronti delle stesse; altri che hanno inveito contro squadra e stampa; un’invasione di campo, a fine partita, senza alcun tentativo da parte di steward di impedirla, con forte rischio di contatto tra le tifoserie; oltre alle decine di petardi fatti esplodere in campo e per non parlare degli striscioni di pessimo gusto ed a sfondo razzista esposti nello stadio; la squadra giallorossa che ha inscenato un comportamento da dilettanti con trucchetti in campo, tipo la messa in scena con l’errore di sostituzione, ed addirittura giocatori come Russotto che sono andati dietro la panchina del Cosenza ad inveire contro i giocatori rossoblù od il gesto di Bernardo nell’esultanza, senza dimenticare l’atteggiamento intimidatorio tenuto in campo e in prossimità dello stesso dagli stessi giocatori giallorossi, oltremodo tollerato dall’arbitro di turno che spesse volte ha anche invertito le decisioni. Per una giornata il calcio e il sano divertimento sportivo non hanno trovato dimensione a Catanzaro, a questo punto viene da chiedersi a cosa sia valsa la vittoria sul campo. Ovviamente la speranza che le autorità preposte assumano quelle decisioni obbligatorie visto i comportamenti citati in precedenza”.

Testo tratto da Lupi in diretta