Arturo De Maria, esterno tuttofare del San Marco Evangelista, racconta cosa rappresenta per lui il mondo del calcio alla vigilia del match contro il Paduli, in programma domani pomeriggio alle 15 al campo sportivo “Ariella” della piccola località sannita.
La decisione. L’esterno classe ’89 spiega il suo arrivo a San Marco Evangelista: “Sono molto contento della scelta fatta, nonostante all’inizio sono stato un po’ scettico. Ho lasciato Capua dopo cinque anni e mezzo, non è mai facile prendere queste decisioni, sono al mio primo spostamento dopo una lunga parte della mia vita. Ho raggiunto il mio amico-capocannoniere Francesco Rossano con cui ho condiviso l’avventura al Capua, conoscevo molti ragazzi che formano il nostro gruppo ed anche mister Letizia. Ho un ottimo rapporto con tutti i compagni, sono tutti bravi ragazzi e il nostro rapporto va anche fuori al campo, ci divertiamo, ma quando c’è da essere seri lo siamo. Per quanto riguarda mister Letizia non è il classico allenatore, il sergente di ferro che detta legge in campo, ma è come se fosse un compagno di squadra. Ti prende sotto l’aspetto umano, ti fa sentire bene e ottiene tanto rispetto da parte di tutti proprio poiché è così”.
Il calcio. Esterno, difensore, centrale, l’eclettico Arturo si racconta: “Preferisco il ruolo di esterno, destro o sinistro è uguale, ma riesco ad adattarmi alle circostanze. A Capua ho giocato anche centrale difensivo, so adattarmi a tutti i ruoli e gioco dove vuole il mister. Sembrerà strano, ma seguo poco il calcio a grandi livelli preferisco staccare la spina dopo gli allenamenti e le partite. Il mondo del calcio a livello professionistico è molto malato, non nascondo la mia simpatia per l’Inter, ma prediligo l’uscire con gli amici senza la schematica giornata calcistica, senza gli impegni improrogabili di Champions e coppe. Il calcio non è più come quello di una volta, è fatto di procuratori che curano solo i loro interessi, che portano sponsor alle società in difficoltà economica. Ripeto, è un brutto mondo ed alcuni calciatori hanno passato le varie categorie solo grazie a questo “nuovo” modo di fare calcio, è difficile emergere, solo se sei un fenomeno ci riesci. Nella mia vita il calcio è un divertimento, ma le priorità sono l’università, il master che sto affrontando e il lavoro, voglio guardare al futuro e realizzarmi”.
La stagione. Terzo goal stagionale settimana scorsa contro il Dugenta: “Sì è arrivato il terzo goal dopo quelli contro il Rotondi e quello all’ultimo minuto contro l’Atletico Acquaviva. Non ho dediche particolari, lo “regalo” ai miei compagni e al nostro gruppo. Per la promozione ci sono tre squadre che lottano con noi: la Virtus Goti ’97 che gioca un buon calcio e ci sta dando filo da torcere; il Vitulano, non mi aspettavo questo grande campionato nonostante il bel gioco espresso; e i nostri “cugini” della Boys Caserta Maddalonese che hanno delle grandi individualità in grado di risolvere la partita come Papa, Portone e Barletta. Giocheremo il nostro campionato fino alla fine, cercando di lottare per il grande traguardo. Domani affronteremo il Paduli, non sarà una partita facile che cercheremo di vincere, cercando di sbloccarla sin da subito. Le partite contro le squadre medio-basse della classifica sono le più difficili da incontrare, cercano di difendersi per poi punirti in contropiede, contro il Puglianello non siamo riusciti a sbloccare la gara ed abbiamo incontrato difficoltà ad attaccare una squadra schierata tutti dietro il pallone. Imporremo il nostro gioco e proveremo a vincere per vedere poi il risultato delle altre, siamo lì e continueremo a lottare per il nostro obiettivo, la Promozione”.