Quarta vittoria consecutiva, Pesaro agganciata (e superata per lo scontro diretto), Capo d’Orlando e Varese nel mirino, la gioia pazzesca della piazza e tanto altro ancora. Come sembrano lontani i tempi dello 0-14 e del mio tristissimo conteggio in ogni titolo di questa rubrica. La Juve è tornata, i giocatori sono tornati ad onorare la canotta che indossano, sono tornati a giocare semplicemente a basket. Anche Bologna, una delle migliori compagini viste finora in Lega A, si è sgretolata davanti alla prestazione di Vitali e soci. Una prova solida in difesa, intrigante in attacco perché quando smazzi 17 assist significa che hai attaccato bene. Certo Ivanov c’ha messo tanto del suo, ma se la palla andava sempre dal bulgaro significa sapere leggere la partita. Bravi tutti, anche chi ha segnato di meno: Moore, battezzato al tiro, ha messo 10 rimbalzo e la difesa su Gaddy, tanto per fare un esempio. Sono quattro di fila, adesso l’orizzonte ha poche nuvole. Bentornata Juvecaserta.
DEJAN IL TERRIBILE. Intorno alla metà del secondo periodo ho iniziato a chiedere ai colleghi quale fosse il record di Oscar in maglia bianconera. Non mi era mai successo ma il ritmo di segnature che stava avendo Dejan Ivanov mi ha permesso di scomodare Mao Santa. Ok, arrivare oltre i 60 era folle, ma quando fai 27 punti in neanche 17’ allora il dubbio te lo poni. Poi il bulgaro è calato, come era ovvio attendersi, ma la sua prestazione resta nella storia. Lui, intanto, ha preso un posto fisso nel cuore dei casertani che amano questi giocatori tutto cuore e palle, tutta voglia e coraggio. E poi quelle continue esultanze non fanno altro che esaltare la platea bianconera. Bravo Dejan.
IL SEGNO DEL DIABLO. Poche storie, è il principale artefice di questo nuovo miracolo casertano. Ha preso una squadra alla deriva, carica di dubbi, incertezze e paure (oltre che sconfitte) e l’ha portata in pienissima corsa per la salvezza. Oggi Caserta sarebbe salva, incredibile ma vero. Dopo le prime sconfitte (ok, erano Avellino, Sassari e Reggio Emilia), ha cambiato marcia facendo leva sulla difesa e toccando le corde giuste dell’animo dei giocatori. Adesso tutti si aiutano, tutti difendono, tutti sono pronti a buttarsi sul legno, tutti incitano l’altro. Il merito di chi volete che sia?
CORSA A 4? Ovviamente sono Caserta e Pesaro le prime indiziate alla LegaDue ma non la farei così ristretta questa corsa pazza verso la salvezza. Per me, da qualche settimana, bisogna guardare anche ai risultati di Varese e Capo d’Orlando. Con Pesaro che, tutto sommato, male non sta andando e sembra aver azzeccato gli acquisti, con Caserta che sappiamo tutti come sta giocando, anche Varese e Capo devono stare attente perché, loro, non stanno vincendo mai ed, in più, non godono di ottima salute. Insomma, ora è corsa a quattro. Meglio avere più gente nel gruppone.
VERITA’. Sono sincero, fino ad un mese fa credevo nella salvezza almeno quanto il fatto che gli alieni, un giorno, ci invaderanno. Non salgo su nessun carro, speravo nella risalita con Enzino ma non potevo minimamente immaginare che sarebbe stata così rapida. Oltre ogni più rosea aspettativa. Durante il periodo negativo ho scritto, più volte, che andare al Palamaggiò stava diventando una tortura; una tortura non per le sconfitte, fa parte della bellezza del basket, ma per la totale assenza di grinta da parte dei giocatori in canotta bianconera. Adesso non vedo l’ora che arrivi la prossima sfida perché mi sto divertendo. Aldila del risultato.