Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da Giulio Tarabuso, gestore del diamante di San Clemente che fa luce sulla vicenda campo di baseball che da oltre un anno ha scatenato una vera e propria querelle con i Falchi Caserta. La stessa lettera è stata inviata a: Prefetto di Caserta Dott.ssa Carmela Pagano, Sindaco del Comune di Caserta Dott. Pio Del Gaudio, Assessore allo Sport del Comune di Caserta Dott. F. Mariano, Dir.re Settore Patrimonio Comune di Caserta Ing. F. Biondi, Presidente FIBS Dott. R. Fraccari e Segretario FIBS Dott. G. Curti. Clicca qui per la copia in pdf
OGGETTO: Campo di Baseball “II Diamante “ San Clemente
A seguito della relazione della Commissione lmpianti FIBS, ci permettiamo di significarVi quanto segue.
Sorge innanzitutto una domanda spontanea: che costo ha avuto questa relazione e chi l’ pagata? Noi contribuenti oppure i contributi delle associazioni affiliate alla Federazione Nazionale?…in ogni caso e stata data la possibilità alla Commissione di esternare delle considerazioni del tutto personali e che esulano dalla propria competenza a spese dei contribuenti, non trascurando che la stessa Commissione è ignara della storia dell’impianto di San Clemente e delle condizioni in cui e stato consegnato alla scrivente società. In pratica non e a conoscenza da dove siamo partiti e quale era lo stato quo ante ovvero al momento del nostro subentro, vero e che a noi le chiavi dell’impianto non ci sono state consegnate dal’Amministrazione Comunale. C’e da chiedersi ovviamente:
- Chi ha gestito il campo nel quinquennio antecedente (2008-2012)?
- A che titolo?
- Quali sono le associazioni che nello stesso periodo hanno dichiarato’ alia Federazione la disponibilita dell’impianto per la partecipazione al campionato?
- Chi ha rilasciato le relative omologazioni ogni anno?
- E’ mai stata interpellata la commissione impianti della Federazione in quest’ultimo quinquennio e cosa ha relazionato?
Vi anticipiamo che ci adopereremo in tal senso con una richiesta ufficiale di accesso agli atti alle rispettive Amministrazioni di competenza anche per individuare le responsabilità dei danni arrecati dall’incuria nella storia non recente, come rilevato dalla stessa Commissione impianti.
Evitando di entrare nei particolari e solo a titolo esemplificativo riportiamo uno dei tanti danni rappresentati. Partendo da un’infiltrazione oramai riparata, è stata paventata, come in un film luce con uno spirito che rasenta la chiaroveggenza, una catastrofe strutturale dell’intero blocco tribuna e spogliatoio. Ci attiveremo presso la Regione Campania affinchè inviti gli autori al prossimo convegno che sponsorizzeremo “II Vesuvio ..quale futuro”. Potranno essere certamente d’aiuto alla Protezione Civile locale!
Lo stato dell’impianto è nella media di tanti altri impianti regolarmente utilizzati ed omologati e, in considerazione dello stato in cui ci è stato consegnato, abbiamo percorso una scelta di gestione. Delle due l’una:
- Sottoporre l’impianto ad una manutenzione straordinaria che duri almeno un anno coinvolgendo I’intera struttura e che non consentirebbe, in tale periodo, alcun utilizzo; oppure
- Eseguire una manutenzione “step by step” consentendo lo svolgimento delle attività locali.
Noi abbiamo aderito alla seconda!!
E’ evidente che il nostro progetto è stato fortemente strumentalizzato (lo sarebbe stato in ogni caso!!!) ed è evidente, anche agli occhi del fanciullo, che “pesa” nel merito la doppia veste ambi valente di chi è interessato ai fini personali e riveste contestualmente cariche sportive presso la FIBS, condizionando i rapporti di relazione, calando gli stessi in una veste di scarsa professionalità e tanto provincialismo che non ci compete e ci spiace rilevare la compartecipazione di soggetti autorevoli che si abbandonano al richiamo di queste sirene popolari.
I sopralluoghi che si sono succeduti nell’ultimo semestre ed eseguiti dalle Autorità sterili alla vicenda, ci hanno dato ragione e noi continueremo in questa direzione.
Di recente abbiamo ricevuto l’istanza di un’associazione sportiva per l’utilizzo dell’impianto, una sorta di “cavallo di Troia”. Abbiamo richiesto la visita della Commissione Impianti ed abbiamo invitato la stessa associazione a confermare il proprio interesse. Sono trascorsi 21 giorni e non ci è pervenuta alcuna conferma.
Attenderemo ancora qualche giorno e se non avremo alcun riscontro, cestineremo la richiesta e provvederemo a programmare l’intervento straordinario, che renderà inagibile l’impianto per il periodo dei lavori.
Cordialità
Caserta 9 febbraio 2015
Giulio Tarabuso