In questi anni in Italia si parla tanto di spread, di crisi, di ‘cervelli in fuga’; per i giovani del Belpaese tutto riassumibile in tre parole: mancanza di opportunità. Aristide Guerriero, ventottenne originario di Sessa Aurunca è uno dei tanti giovani che è dovuto andare via dallo Stivale per cercare miglior sorte. La sua storia è una di quelle che veramente colpiscono, andiamo con ordine. Dopo la laurea in scienze motorie ha deciso di partire alla volta dell’Irlanda prima e degli Stati Uniti poi, per migliorarsi ulteriormente. Da lì è cominciato il sogno del giovane aurunco che ha iniziato a girare per il mondo, fino ad arrivare alla svolta della sua carriera da preparatore atletico nel 2013 quando è volato fino a Porirua, nella regione di Wellington, per sottoscrivere un contratto da capo preparatore fisico della New Zealand Sports Academy. In questa accademia Aristide ha lavorato con atleti che hanno vestito la maglia della nazionale di rugby a 15 della Nuova Zelanda, i celeberrimi All Blacks. Inoltre ha lavorato con allenatori e atleti dei Māori All Blacks, selezione di rugby a 15 neozelandese composta da giocatori di etnìa Māori, conosciuta in precedenza come New Zealand Māori. La sua fama è cresciuta man mano attirando le attenzioni della stampa italiana: prima ‘Il Mattino’ gli ha dedicato le colonne del suo quotidiano cartaceo, poi è stata la volta de ‘La Repubblica’. Infatti proprio stamattina l’importante quotidiano nazionale, ha riservato una pagina intera dell’inserto ‘Il Venerdì di Repubblica’, alla storia del ragazzo sessano con una bella intervista curata da Emanuele Tirelli. Gli onori della cronaca, dopo l’esperienza in una terra dove un nobile sport come il rugby è una vera e propria religione, sarebbero per chiunque un punto d’arrivo. Ma Aristide non è tipo da fermarsi e cullarsi sugli allori. Altro giro, altra proposta. Si parte verso un nuovo continente, destinazione San Paolo in Brasile per accettare, dopo aver avuto il benestare dei neozelandesi con cui è legato da un rapporto di stima e rispetto, l’incarico di guidare la selezione brasiliana di rugby a 7, con il chiaro obiettivo di conquistare uno dei tre nobili metalli in palio alle Olimpiadi di Rio 2016. All the best Aristide, ti saluto con il tuo consueto modo di congedarti.