Ambrosio: “Con la Juve Stabia sette anni d’oro, qui a Caserta per continuare a vincere”



Il prof. Giuseppe Ambrosio
Il prof. Giuseppe Ambrosio

Rimetterà piede a Castellammare dopo una vita. In quello stadio che lo vide protagonista della lunga cavalcata dalla D alla C1, la vittoria della Coppa Italia, il successo storico sul Napoli, tanti allenatori e un affetto che resta immutato. Giuseppe Ambrosio sabato pomeriggio affronterà per la prima volta da avversario la Juve Stabia. Dal 2002 al 2009 fu il preparatore atletico di quelle vespe che riscrissero la propria storia. L’emozione c’è e traspare anche dalle parole. “Sette anni non si dimenticano, non si possono dimenticare in alcun modo”. La prima frase del prof. dice tutto. Gli verranno i brividi quando imboccherà la strada che porta allo stadio, rivedrà le tribune in lontananza ed entrerà negli spogliatoi, questa volta da avversario però. Ci saranno molti amici, tanti tifosi che lo aspettano per stringergli la mano e ringraziarlo ancora dopo aver vinto tanto insieme: “Con molti ci sentiamo a distanza di tanto tempo – conferma – perché si è instaurato un rapporto di amicizia e grande affetto. Quando lavori nella stessa città per sette stagioni, quando ti fanno sentire uno di loro allora significa che c’è di più di una semplice partita di calcio. Gli anni più belli? Tutti, ma ricordo la doppietta campionato-Coppa Italia in serie D, quello storico successo di Acireale che ci permise di salvarci. Eravamo praticamente retrocessi e all’ultimo secondo Agnelli segnò il gol salvezza. Fu come aver vinto un campionato. Ma anche il 3-1 al Napoli con uno stadio stracolmo. Sono ricordi che me li porto dentro e che non potrò mai dimenticare. Anni bellissimi anche se parliamo di un calcio diverso. In termini di preparazione Una volta un capo tifoso mi disse: Prof siete di Torre del Greco vero? Nessuno è perfetto e mi abbracciò calorosamente. Fu un’emozione fortissima che ho impresso ancora nella mente”. Castellammare piazza storica del calcio, calda, passionale ed esigente, un po’ come Caserta: “Ci sono analogie tra le due città – prosegue Ambrosio – e tifoserie. Ho sicuramente ritrovato l’entusiasmo che avevo e anche la scalata dalla D alla Lega Pro unica è stata molto simile. Quando vinci in piazze del genere ha tutto un altro sapore. E io voglio continuare a vincere”.




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