Il Santa Maria la Fossa espugna il Giarrusso: il Quartograd grida “vergogna” per l’arbitraggio



Quartograd-Santa Maria La Fossa
Quartograd-Santa Maria La Fossa

Quando un avversario si dimostra superiore in campo, non c’è scusa che regga per giustificare una sconfitta. In uno sport come il calcio le sconfitte servono da lezione, per imparare dai propri errori e diventare più forti. Ma quando non sei tu a commettere un errore c’è poco da imparare. Quest’oggi (ieri ndr) al comunale Giarrusso di Quarto, nel big match della XIV giornata tra ASD Quartograd e Santa Maria La Fossa, siamo stati spettatori impotenti di un arbitraggio pilotato per nuocere e fermare sul nascere la nostra compagine. Oggi, ancor più che nelle altre gare, abbiamo avuto la dimostrazione che il nostro progetto non è ben accetto, che siamo pedine scomode di un calcio malato. Ma se da una parte prevale la rabbia per una sconfitta immeritata, dall’altra c’è la convinzione che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta.

Gli episodi incriminati. Oggi (ieri ndr) la capolista S. Maria La Fossa ha giocato forse la peggior partita della propria stagione. Privi del bomber Parente, gli ospiti hanno timidamente provato a colpire la difesa flegrea senza però impensierire minimamente l’estremo difensore Tornese. Il primo tempo ha infatti visto prevalere la formazione di mister Longobardi il quale, se pur in emergenza nel reparto di centrocampo, è riuscito a schierare una buonissima formazione. Con Uccello prima punta e Gaeta al posto di Capuano, il Quartograd si è imposto per una buona mezz’ora sulla capolista dimostrando di essere una valida pretendente al titolo. Al 19′ gli amaranto-azzurri sfiorano il vantaggio: Uccello crossa un pallone tagliato sul primo palo, Ceci prova ad intervenire in scivolata ma la sua deviazione viene respinta dal portiere Di Bartolomeo. Gli ospiti non riescono a far girare la sfera con velocità e gli attaccanti sono tagliati fuori dal gioco. Il Quartograd vola sulle fasce, ma l’azione del goal parte dal centro. Gaeta recupera la palla di testa e la serve ad Uccello il quale gliela restituisce immediatamente: al limite dell’area di rigore, il folletto calcia un siluro potentissimo che impatta sulla traversa ed entra in rete. 1-0, vantaggio meritato. La partita è sui binari giusti per i padroni di casa ma al 34′ arriva la prima stangata: Ceci allarga il braccio nel tentativo di proteggere il pallone e colpisce l’avversario che cade per terra portandosi le mani al volto. Il direttore di gara non ha dubbi ed estrae il cartellino rosso. Il primo tempo si chiude comunque a favore dei padroni di casa. Nella ripresa il Quartograd torna ad attaccare nonostante l’inferiorità numerica. Il Santa Maria La Fossa è nuovamente in difficoltà. Poche idee per buttare giù il muro difensivo dei padroni di casa. Il Quartograd sembra in grado di controllare la partita ma al 56′ arriva la seconda stangata: Rendente recupera un gran pallone in scivolata, l’arbitro giudica però falloso il suo intervento e gli mostra il secondo cartellino giallo. Se sul primo cartellino rosso c’era qualche dubbio, sul secondo c’è veramente poco da dire. Rendente entra nettamente sul pallone anticipando il suo diretto avversario. In 9 contro 11 il Quartograd prova a stringere i denti ma ad aiutare il S. Maria la Fossa interviene continuamente il direttore di gara con decisioni molto discutibili. Clamoroso il calcio di rigore non concesso quando Moreno, entrato dalla panchina, anticipa di testa l’estremo difensore Di Bartolomeo. Alle spalle della porta difesa da Tornese si piazza poi un giocatore della panchina avversaria pronto a recuperare la sfera ogni qual volta essa è allontanata dal campo. Nonostante i continui richiami da parte dei giocatori, il direttore di gara finge di non vederlo e lascia proseguire il gioco. Al 69′ arriva il goal del pareggio: Rota calcia da fuori area trovando l’angolino basso alla destra di Tornese. Il Quartograd non molla e al 76′ ci prova con Mangiapia: il difensore salta un avversario col destro e calcia al volo di sinistro sfiorando il secondo palo. All’estremo delle proprie energie il Quartograd crolla all’86’ quando Cantiello trova il goal del 1-2 con un bel colpo di testa. Dopo 4′ di recupero arriva così la seconda sconfitta casalinga per gli uomini di mister Longobardi. Sesta vittoria di fila per la capolista S. Maria la Fossa che vola in solitaria in testa alla classifica. Tanta amarezza e tanta delusione sui volti dei giocatori del Quartograd che abbandonano il terreno di gioco a testa alta, fermati, ancora una volta, soltanto dalle scelleratissime decisioni arbitrali.



ASD Quartograd (4-3-2-1): 1 Tornese, 2 Mangiapia, 3 Citterio, 4 Dente, 5 Cotena, 6 De Vivo, 7 Rendente, 8 Ceci, 18 Vacca, 10 Uccello (58′ Moreno), 11 Gaeta. A disp.: Sena, Rizzo, Capuano, Giliberti, Cesareo, Parisi

Santa Maria la Fossa (4-4-2): 1 Di Bartolomeo, 2 Ravo, 3 Cantiello E., 13 Rota, 5 Verrillo, 6 Parente L., 7 Altieri, 8 Gallillo, 9 Leccia, 10 Pezzullo, 11 Cantiello G.

Marcatori: Gaeta 25′ (Q), Rota 69′ (S), Cantiello G. 86′ (S)

Ammoniti: Uccello, Mangiapia, Citterio, Ravo, Rota, Altieri

Espulsi: Ceci (rosso diretto), Rendente (doppio giallo)

Arbitro: Bartolomeo Santarpia della sezione di Castellamare di Stabia

UFFICIO STAMPA ASD QUARTOGRAD


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