Alleluja, Caserta batte Pesaro e torna a sperare



Mordente in azione contro Pesaro (Foto Filauro)
Mordente in azione contro Pesaro (Foto Filauro)

L’ultima spiaggia, l’ultima occasione per tenere viva la speranza di potersi salvare: Caserta contro Pesaro, da sfida scudetto, questo è diventata con molta amarezza su ambedue i fronti. Il verdetto del Palamaggiò, finalmente, premia i bianconeri che, dunque, conquistano i primi punti stagionali, fermano a quota 14 la striscia di sconfitte consecutive, si prendono lo scontro diretto e vanno a -4 dalla salvezza. Pesaro, però, è veramente pochissima roba, a tratti scadente in modo osceno; i bianconeri hanno fatto qualcosa in più per portarla a casa ma certamente non è stata una prestazione entusiasmante e scaccia crisi. Di questi tempi e con questi ‘chiari di luna’ era importante solamente vincere e così è stato. Ultime note di colore: detto dell’iniziativa per ricordare la strage al settimanale Charlie Hebdo, la società bianconera ha voluto rendere omaggio al grande Pino Daniele mettendo diverse canzoni dell’artista napoletano prima della palla a due (d’altronde Pino Daniele era veramente di casa al Palamaggiò per tutti i concerti tenuti nella struttura di Pezza delle Noci).

PRIMO PERIODO



Esposito lancia Tommasini in quintetto, Dell’Agnello dà subito spazio all’ex Gaines bombardato di fischi al momento della presentazione. Le squadre sono timorose in avvio e tocca ad Ivanov suonare la carica bianconera col piano tattico del Diablo che prevede la corsa e la ferocia difensiva sulle linee di passaggio. Williams, già con la valigia pronta, compie due falli e quando Scott infila l’alley oop, il povero Dell’Agnello deve andare col timeout (0 punti in 3’ e +6 Juve). A togliere lo 0 dalla casella biancorossa è, ironia della sorte, Gaines dalla lunetta sotto una pioggia di fischi. Il giovane Basile infila uno scud dal parcheggio, arriva anche quella di Raspino ed è 8-8 al 5’. Chi sembra in palla è Vitali che, dopo tante critiche, caccia gli artigli ed inchioda una super schiacciata (ah se l’avesse fatta con Trento). Gaines, intanto, non è cambiato, è sempre lo stesso e tocca i due falli al 6’. Un 5-0 tutto di Vitali rinfiamma il Palamaggiò ma Raspino è particolarmente caldo (13-13 e due falli per Scott). Storie tese tra Raspino e Vitali dopo uno sfondamento sanzionato all’ala pesarese. La partita non è bella, anzi c’è tanta tensione e si segna quasi esclusivamente dalla linea della carità; Capin approccia bene il match (4 punti e 19-14). Al primo stop è 21–16 dopo una magia di Ross e due allucinanti errori di Tessitori. Pesaro chiude con 7 palle perse, un’enormità.

SECONDO PERIODO

Musso continua a spadellare, a tirare dei piccioni verso il canestro, Pesaro non segna mai mentre Capin trova ancora un guizzo offensivo per il +7. La bomba di Antonutti ed un’altra perfetta zingarata di Capin (9 punti di grandissima qualità) firmano il 29-16 al 12’. Gaines tira qualsiasi cosa gli passi tra le mani e… ovviamente non segna mai. Ivanov allunga il break fino al 10-0 per il 31-16 al 13’. Esposito cambia un po’ il quintetto del break ma l’intensità resta, comunque, alta anche se Moore non giustifica l’uscita di Capin compiendo diverse disattenzioni. La faccia di Dell’Agnello è tutta un programma, Pesaro è veramente messa male e si perde in una serie di errori dilettantistici da non credere. Palle perse, blocchi irregolari, gente che si palleggia sul piede: Pesaro è imbarazzante ma la Juvecaserta non gli dà la mazzata finale scegliendo di correre in modo scriteriato e senza senso (+19 e 16-2 di parziale nel quarto). Dell’Agnello prova la zona press che diventa 2-3, Ross firma il -16 dalla lunetta perché i marchigiani segnano solamente dalla lunetta. Migliora l’attacco alla zona, arrivano la schiacciata di Tessitori ed il nuovo canestro di Capin che riallargano la forbice (41-23). Suona la sirena e Ross infila un missile da oltre centrocampo. Ma, una volta tanto, Caserta sorride e guarda con ottimismo al secondo tempo visto che il tabellone dice

TERZO PERIODO

Pesaro riprende da dove aveva chiuso: una palla persa per doppio campio (e sono 13). Anche Moore non cambia e viene spedito in panchina dopo neanche 2’ mentre coach Esposito alza la voce con Scott. Ross firma un parzialino di 0-4 che riporta i marchigiani sul -11. Caserta non piace, Pesaro prova a crederci col redivivo Reddic (44-33 al 23’). Dell’Agnello allunga la difesa dopo ogni canestro, i bianconeri faticano più volte a mettere la palla in gioco; non si placa la via crucis di Musso che arriva a 0/9 mentre Capin arriva a quota 13 (50-35 al 25’). Arriva anche la bomba di un positivo Antonutti che vale il +18 mentre il solo Ross riesce a gonfiare la retina casertana. Vitali sale in cattedra con una tripla, un fantastico assist per Tessitori ed uno scontro con Bettini (58-38). La difesa biancorossa non c’è più: ancora Antonutti dalla lunghissima distanza per il +21, ormai è finita e si gioca solo per mettere da parte un buon gruzzolo nello scontro diretto. Il pubblico casertano applaude, beffardamente, ogni canestro di Gaines che, comunque, qualcosa di decente riesce a farla vedere. Si segna liberamente da tutti i lati: anche Crow s’iscrive al festival del tiro pesante (63-48). All’ultimo ‘stop and go’ è 65–50 dopo un canestro di cattiveria di Tessitori ed il solito Ross. Caserta, comunque, riesce nell’impresa di incassare 24 punti in un quarto, ci vuole coraggio.

QUARTO PERIODO

Capin continua a bucare centralmente la difesa marchigiana mentre Musso, finalmente per lui, segna il primo canestro della sua serata con la solita bomba da 8 metri. Ormai i ferri si sono allargati in entrambi i canestri ed anche Avramov spara un missile; la partita è andata, finalmente i tifosi casertani hanno la faccia sorridente, gli occhi vispi ed il cuore leggero. Ross riesce nell’impresa di farsi sanzionare un tecnico a 7’ dalla fine e sul -21. La Juve gioca molto col cronometro, non forza tanto e cerca di amministrare il vantaggio. Giustamente anche Moore decide di entrare nella lista dei furbi di giornata e si fa sanzionare una grande T quando ripassa, con poca amicizia, una palla a Basile (77-55 al 34’). Si gioca solamente per vedere lo scarto con i due ‘amici-coach’ che, comunque, allenano fino alla sirena consapevoli che un punto in più o meno potrà fare la differenza. Ci sono storie tese anche tra Mordente e Gaines con l’americano visibilmente innervosito. Ross, però, vince il premo di più fumantino visto che trova la forza anche di litigare con Ivanov. Non si capisce più nulla, gli arbitri riescono ad espellere anche un rilevatore statistico bianconero, sì è tutto vero. La Juve riesce nell’impresa di farsi rimontare. Finalmente suona la sirena di una serata incredibile. Vince Caserta, questo conta.

PASTA REGGIA JUVECASERTA – CONSULTINVEST PESARO 80-73

PASTA REGGIA JUVECASERTA: Moore (0/1, 0/2, 1 r), Avramov 5 (1/1, 1/3, 2 r), Vitali 16 (2/4, 3/4, 7 r), Scott 9 (4/6, 0/2, 6 r), Ivanov 8 (3/5, 0/1, 10 r), Mordente 2 (1/3, 0/2, 1 r), Michelori, Tommasini (0/1 da 3), Capin 19 (6/11, 0/4), Antonutti 13 (2/2, 3/4, 8 r), Tessitori 8 (4/7, 3 r). All. Esposito.

CONSULTINVEST PESARO: Williams 6 (1/2, 1/2, 1 r), Gaines 9 (2/6, 1/3, 4 r), Ross 21 (5/13, 1/4, 8 r), Reddic 6 (1/3, 0/1, 4 r), Judge 8 (3/5, 6 r), Raspino 8 (2/2, 1/4, 7 r), Crow 3 (1/3 da 3, 5 r), Basile 3 (0/1, 1/2, 2 r), Musso 9 (1/7, 1/6, 2 r), Tortù ne. All. Dell’Agnello.

ARBITRI: Martolini, Bettini, Ranaudo.

PARZIALI: 21-16, 41-26, 65-50


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