MARCO MORDENTE voto 5: Ultimo ad entrare al minuto 11. Gli tocca Spanghero, certamente non il cliente peggiore, ma si vede poco sia in attacco che difesa. Markovksi lo toglie dalla naftalina in avvio di quarto periodo ma si vede poco.
FRANK GAINES voto 3: Entra e tira il classico mattone sul secondo ferro. Si accomoda poco dopo in panchina senza colpo ferire. A volte viene palesemente ignorato dai compagni che non gli danno un pallone. Gioca pochissimo, bocciato senza pietà.
AMEDEO TESSITORI voto 6: Debutto dopo neanche 3’ al posto di Michelori ed arpiona un bel rimbalzo offensivo. Nel primo minuto in bianconero fa anche un passi ed un fallo. Poi si fa trovare bene a rimorchio, prende un fallo e fa 2/2 ai liberi. Lo rilancia nel quarto periodo per far rifiatare Ivanov. Si fa fischiare un pesante antisportivo, anche ingeneroso, nel quarto periodo.
RON MOORE voto 6: Sembra più voglioso in partenza e si mette a correre: quando esce si becca tanti applausi. Incoraggiante prestazione al servizio dei compagni. Non segnava un canestro dal campo dal 9 novembre ed ha una striscia aperta di 0/14 al tiro: si sblocca al minuto 21’ con un bel long two. Poco dopo inventa un arcobaleno dei tempi migliori. E poi una tripla per 7 punti filati, dal campo, in neanche 2’. Quasi senza volerlo, diventa il principale terminale offensivo della Juvecaserta. Perde un pallone sanguinoso nel quarto periodo ma stavolta fa qualcosa di positivo.
MICHELE ANTONUTTI voto 6: In quintetto nel secondo quarto dopo essere rimasto seduto i primi 10’. Si vede poco ma fa legna. Gli viene fischiato un fallo, da terra, veramente allucinante. Apre la scatola della zona con una tripla centrale di vitale importanza. Si guadagna tanti minuti perché serve la sua esperienza e perché in difesa produce buone cose.
DEJAN IVANOV voto 7: Quando entra viene sperimentato da ‘4’ contro Pascolo ed in coppia con Michelori. Ritorna da centro e comincia a carburare. E’ l’anima del break di inizio secondo quarto quando ci mette punti, rimbalzi, assist ed energia: praticamente tutto. Owens è veramente una brutta gatta da pelare e spesso gli sfugge via. La rimonta finale porta la sua firma: se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
CARLETON SCOTT voto 5: Il new look non coincide con un cambio di inerzia: fa subito un fallo. Ma poi si accende con due canestri ed un alley oop che incendiano il Palamaggiò. Poi si rende protagonista di qualche dormita di troppo sia in difesa (dove Pascolo gli scappa spesso e volentieri) che in attacco dove sparacchia a salve. Emblematici i due canestri fatti da Pascolo negli ultimi 4” del primo tempo su due colossali dormite dell’ex Notre Dame. Scongelato a 4’ dalla fine, imbuca una bomba e guarda… Markovski. Poi compie alcune disattenzioni pesanti.
MICHELE VITALI voto 5,5: Lanciato immediatamente nel quintetto base. Ci mette l’energia che, troppo spesso, è mancata in questa squadra. Ottimo il lavoro in difesa su Mitchell. Al 6’ arriva il suo primo canestro stagionale. Encomiabile il lavoro che svolge sul cecchino di Trento che, con lui, ha vita durissima anche se si becca una bomba in faccia con disarmante scioltezza. Qualche errore nel finale dove arriva svuotato di energie ed idee. Ed è protagonista dei due errori decisivi del match.
ANDREA MICHELORI voto 6: A sorpresa va in quintetto ed in marcatura sullo spauracchio Owens. Lotta, sgomita, fa a sportellate, cerca di contenere la furia Owens e ci mette anche 6 punti in pochi minuti.
SAM YOUNG voto 7: Si presenta con due palle perse che non si vedono neanche all’oratorio la domenica mattina con gli occhi ancora carichi di sonno. Corpo estraneo in un primo quarto inguardabile sembra lo Young di inizio stagione: lento, svogliato, apatico. E viene bombardato di fischi (-4 di valutazione nel primo periodo). Il primo canestro lo realizza al 13’ in contropiede. Tra una dormita ed un’altra, trova il tempo per fare qualche bel canestro e due triple. Nel terzo quarto si addormenta su un back door di Mitchell. Nonostante tutto ha 20 punti nel terzo periodo e tieni in piedi l’equilibrio del match. Il tassametro dei punti corre e diventa lui il principale pericolo per Trento (11 punti filati in 4’). Se Caserta riesce a giocarsela fino alla fine, principalmente è merito suo.
CLAUDIO TOMMASINI voto 5: E’ il più in forma ed entra già al 5’. Ottimo lavoro sporco su Mitchell, ci mette sempre una mano, poi sgancia la pesante bomba del +10 al 13’. Il suo primo tempo, però, ha un plus-minus di -10. Quando rientra in campo smazza un pregevole assist per Young. Male, poi, in difesa su Spanghero che lo buca spesso dalla lunga distanza.
COACH ZARE MARKOVSKI voto 5,5: Si gioca la carta Vitali già nello starting five. Ruota tantissimo, prova Tessitori, Ivanov da ‘4’, nel primo quarto ha già messo dentro nove giocatori (a volte i cambi sono alquanto particolari). Gli 11 effettivi sono tutti buttati nella mischia già all’undicesimo. Quando Buscaglia si mette a zona, ruota a tutto spiano i suoi giocatori e la panchina diventa un hotel dove la gente entra ed esce. Contro l’indigesta zona, il suo principale terminale offensivo diventa Moore e questo la dice lunga su come viene attaccato l’adeguamento tattico del collega. Abbassa il quintetto nel quarto periodo per attaccare la zona trentina andando con due play e mezzo. In generale fa tantissimi cambi, alcuni poco chiari.