Il calcio marcianisano rischia di rivivere le stesse dinamiche, anche se diverse nelle motivzaioni, del 2010. Allora Bizzarro decise di cestinare una lega pro per dissenso verso l’amministrazione comunale colpevole di non “consentirgli” di sviluppare un progetto (problema stadio) che avrebbe consentito alla città di Marcianise di affacciarsi, addirittura, alla serie B. Le potenzialità economiche dell’allora patron gialloverde consentivano di sognare e la Stirpe condannò senza mezzi termini l’esecutivo Tartaglione di immobilismo e chiacchiere al vento ( http://vimeo.com/13132792 ). E’ cronaca attuale la contestazione degli ultras gialloverdi verso l’attuale proprietà, motivo della contesa la gestione della stessa con conseguente smantellamento della vecchia rosa ed innesti in squadra di giocatori non all’altezza di una città che ha sempre detto la propria in qualsiasi categoria.
Ieri in occasione della gara con la Nuova Gioiese, partita scialba frutto di una rosa assemblata in modo approssimativo, è andata in scena la prima contestazione dell’era D’Anna. La proprietà non la presa bene ed ha reagito come una coppia di fidanzatini alle prime difficoltà, patron D’Anna ha subito tuonato che lasceranno il titolo al comune ed andranno via a testa alta da Marcianise, sembra proprio che la pressione degli ultimi tempi nei confronti di una squadra “anemica” non abbia prodotto circostanze positive per riorganizzare l’aspetto tecnico/tattico ma solo presupposti per scegliere la soluzione più semplice, una società con precisi programmi/obbiettivi non bada a fattori esterni simil avversi ma va dritta per la propria strada e risponde positivamente sul campo, scegliendo di abbandonare l’impressione è quella di adagiarsi sulle difficoltà e uscirne alla meglio possibile.
Noi abbiamo sempre sostenuto che bisogna fare gli interessi della nostra città a prescindere dai problemi che ogni piazza incontra, siamo sempre stati dell’opinione che fare calcio nella nostra città non è semplice ma nello stesso tempo non condividiamo le “accuse” che il patron gialloverde riversa nei confronti degli appassionati nell’ultima intervista rilasciata a sportcasertano. Ha accusato la città di vive di passato, gli ricordiamo che la sua società non ha mai valorizzato i nostri gloriosi trascorsi, vanto per tutta la città. Abbiamo girato gli stadi di tutta Italia e nei corridoi dei tanti stadi che abbiamo avuto l’onore di visitare abbiamo sempre ammirato, appeso ai muri, le foto dei trascorsi delle varie società a prescindere dalla proprietà. Questione presenze allo stadio, Marcianise produce 500/600 spettatori di media, se ne pagano 100/200 non è colpa degli sportivi ma di chi gli da il pass per accedere all’impianto, inoltre ricordiamo che l’Aversa Normanna che disputa la Lega Pro unica ha una media di 200/300 spettatori. Marcianise è seconda solo alla Casertana in provincia di Caserta. Questione amministrazione, la Stirpe ha fatto il possibile per sensibilizzare il problema stadio con faccia a faccia che nessuno ha mai avuto il coraggio o la capacità di organizzare. Noi abbiamo fatto il massimo e la società deve dare atto alla Stirpe che ha sempre agito nell’interesse del calcio gialloverde.
Adesso ad ognuno le proprie responsabilità, amministrazione e società devono agire ragionando nel bene della città, se scomparirà di nuovo il calcio vorrà dire che nessuno delle due componenti aveva a cuore Marcianise. Ne prenderemo atto.
Redazione Stirpe