Il segreto di ogni squadra vincente è storicamente da ricercare nel numero di gol subiti. Non a caso la Sessana versione 2014-15 ha costruito sulla sua solidità difensiva la grande serie positiva che l’ha legittimata al primo posto in classifica dopo 12 turni con cinque punti di vantaggio sulla corazzata Turris, otto lunghezze sull’Herculaneum e ben dieci sulla Virtus Volla. Numeri da capogiro quelli della miglior difesa del campionato: 5 reti subite in 12 turni; 1 solo gol subito in casa (tra l’altro su rigore); imbattibilità di Ciontoli che domenica è caduta dopo 533’ minuti senza prendere reti; 2 rigori parati su 3 dal portiere casertano; 8 partite di campionato terminate senza reti al passivo. Dietro a questi numeri c’è la forza di una squadra compatta, amalgamata che può contare oltre che su un grande reparto difensivo, anche su un trio di straordinaria affidabilità: parliamo dell’allenatore dei portieri Amedeo Pescatore, del primo portiere Domenico Ciontoli e del secondo portiere Pier Osvaldo Grasso.
Amedeo Pescatore è ormai diventato un guru tra i portieri della Campania per le sue spiccate doti umane e professionali. Ex portiere (ha giocato con Secondigliano, Giugliano, Melito e Miano in Eccellenza), da circa 10 anni insegna calcio ai portieri di mezza regione, contando esperienze importanti con Internapoli, Savoia, San Nicola, Real Suessola, Giugliano, Virtus Carano, Vitulazio, Hermes Casagiove e le ultime due stagioni proprio con la Sessana.
Le sue sono parole di orgoglio per far parte di un progetto così importante: “ La prima cosa che posso dire è che mi ritengo davvero fortunato di far parte della Sessana; ho avuto l’onore di allenare in due stagioni portieri importanti come Iaccarino, Della Corte e quest’anno, soprattutto, ho con me due grandissimi calciatori come Ciontoli e Grasso, che sono soprattutto dei grandi uomini. Secondo il mio modesto parere – continua il tecnico – questi due ragazzi sono un vero e proprio lusso per l’Eccellenza. Ciontoli, secondo il mio punto di vista farebbe bene anche il Lega Pro, mentre Grasso, seppur giovanissimo, giocherebbe titolare in qualsiasi squadra di serie D. Durante gli allenamenti vedo la voglia di migliorarsi di Piero (Grasso, ndr) che cerca di carpire tutti i segreti di un professionista come Mimmo (Ciontoli, ndr). Abbiamo veramente un grande gruppo e non ci poniamo limiti, continuando come abbiamo fatto finora, partita per partita senza fare proclami o scalette. La società ci fa stare tranquilli e ha affidato la squadra ad una persona eccezionale come Riccardo Ricciardi – conclude il mister – che ha uno splendido rapporto sia con i calciatori che con noi dello staff tecnico. Io lo conosco da 4 anni e posso dire che, benché molti altri siano stupiti dai risultati ottenuti finora, io non sono affatto sorpreso perché ero sicuro che avrebbe fatto molto bene.
Domenico Ciontoli è un portiere dalla grande esperienza, arrivato a Sessa Aurunca in punta di piedi dopo le esperienze con le maglie Marcianise, Bojano, Virtus Matesina, Boys Caivanese, Isernia, San Felice a Cancello, Mondragone e Vitulazio nei campionati di serie D, Eccellenza e Promozione. Partita dopo partita ha conquistato sempre più la fiducia dell’ambiente con prestazioni superlativo, chiudendo letteralmente la ‘saracinesca’ della porta gialloblù. Si capisce dai suoi pensieri il suo atteggiamento da professionista anche se parliamo pure sempre di calcio dilettantistico: “ Quest’anno ci tenevo davvero molto a fare bene per togliermi delle soddisfazioni dopo lo scetticismo iniziale che c’era su questa squadra. Con gli anni si cresce e cerco di imparare dalle esperienza, positive o negative che siano; credo di essere un ragazzo utile e gioco al calcio con passione e sacrificio. Le sole 5 reti subite fin qui non sono di certo solo merito mio, il merito va a tutta la squadra e soprattutto al grande reparto difensivo che abbiamo. Io credo che nel calcio – continua il portiere di San Nicola La Strada – più che le categorie, quello che conta davvero è la motivazione; vedo gente come Dino Fava, Camorani e Rosi allenarsi con la voglia di ragazzini, poi ci penso e mi vengono i brividi ricordando che è gente che ha marcato Kakà o fatto gol al portiere della mia squadra del cuore, Dida. Nonostante le difficoltà che abbiamo per trovare un campo per allenarci, queste persone ci hanno preso per mano e ci hanno reso una SQUADRA. Solo per questo sento come se il nostro campionato lo avessimo già vinto, tanta gente si è ricreduta e ora ci guarda con occhi diversi, ma noi continuiamo a lavorare senza mollare nulla”.
Dopo l’esperienza già condivisa a Vitulazio, Ciontoli è arrivato a Sessa Aurunca insieme al mister Ricciardi: “Il mister Ricciardi è un allenatore completo, fa gruppo, sa allenare la squadra ed è competente; sa come funziona l’ambiente del calcio, erano anni che non mi divertivo giocando a calcio e grazie a lui ho ritrovato quell’entusiasmo che è la molla principale per chi gioca. E’ una persona molto buona, e questo oltre ad essere un grande pregio, nel mondo del calcio può essere un difetto perché non ci si può fidare di tutti, ma il mister sa il fatto suo. La Sessana è una società storica ma allo stesso tempo ha una dirigenza giovane, che sta facendo bene nonostante la poca esperienza grazie alle persone che la guidano, in primis il presidente Vrola, con il quale ho fatto una scommessa a inizio campionato sui rigori parati, devo dire che a me sta andando bene, a lui un po’ meno ma sarà contento lo stesso”.
Su 3 rigori concessi Ciontoli ne ha neutralizzati ben due, ma non vuole svelarci tutti i suoi segreti: “ Da tre anni a questa parte mi sto specializzando sui calci di rigore, ne ho parati 10 oltre ai 2 di quest’anno con la Sessana. Puoi studiare il movimento del rigorista ma ci vuole sempre un po’ di fortuna, io ho un segreto ma non voglio certo svelarlo! Infine non posso non parlare dell’allenatore dei portieri – conclude l’estremo difensore – Pescatore: non vedevo l’ora di iniziare quest’avventura con lui perché ero curioso di come lavorava ed è stata una cosa bellissima, grazie a lui mi sento un leone negli allenamenti e sereno nelle partite, ma è soprattutto una persona spettacolare, un vero amico su cui puoi contare per parlare di tutto, non solo di calcio”.
Dulcis in fundo ci sono due pensieri, uno per il compagno Grasso e uno per i tifosi gialloblù: “Piero è un ragazzo caparbio con grandi doti e già una buona esperienza nonostante sia solo un ’94; appena venne stava male fisicamente e non si sapeva neanche se fosse rimasto, però con impegno e duro lavoro ha fatto dei passi da gigante, sono orgoglioso di lui perché è un ragazzo serio e professionale con potenzialità importanti. Chiudo salutando i tifosi che ogni domenica ci sostengono fino alla fine e ci seguono ovunque, si vede che ci tengono alla maglia, ad una realtà come Sessa il calcio mancava da troppo tempo e meritano solo il meglio”.
Pier Osvaldo Grasso è un classe ’94 originario di Lauro di Sessa Aurunca che ha esperienze importanti con le magli di Minturno e Lenola nella Promozione laziale. Nonostante la giovane età ha già giocato da protagonista 3 campionati, ritrovarsi a fare il secondo e giocare poco non è mai facile ma la sua grande umiltà e voglia di migliorarsi lo rendono fiero di far parte della Sessana: “ Mi sono aggregato con un po’ di ritardo a questo gruppo senza sapere nemmeno se sarei rimasto, a distanza di tre mesi posso dire di farne parte integralmente e ne sono orgoglioso. Non capisco le perplessità che c’erano su questa squadra e sul tecnico, bastava leggere alcuni nomi per ottenere le giuste garanzie, però spesso si parla tanto inutilmente, per fortuna alla fine le parole che contano sono quelle del campo, il rettangolo verde non mente mai. C’è gente in questo gruppo che per le doti che ha, potrebbe giocare anche con una gamba sola e un mister che svolge un lavoro eccezionale, sia nel far fare gruppo che nel far giocare la squadra, poco politicante e molto diretto, in poche parole quello che fa lo sa fare molto bene.
L’inizio della stagione non è stato di certo facile per lui, solo con il duro lavoro si è rimesso al passo con i compagni: “Sono arrivato in gruppo solo a settembre e ho dovuto recuperare da un periodo di inattività, poi nel momento migliore ho subito un infortunio che mi ha tenuto fuori per circa dieci giorni. Stare in panchina non è mai troppo facile, soprattutto in contesti vincenti come questo dove si gioca davanti a un pubblico straordinario che segue la squadra ovunque seguendoci ovunque, anche in trasferte come quella di domenica a Forio. Non ci fanno sentire mai soli quando siamo in campo, sono loro il vero dodicesimo uomo che ci trascina letteralmente. Negli ultimi anni avevo giocato quasi sempre grazie alla fiducia del mister Pernice e all’aiuto di due grandi preparatori Andrea Cesale all’inizio e Vincenzo Esposito; ora sono qui per imparare e migliorarmi, facendomi trovare pronto in caso di necessità. Ora non sono più under, quindi il posto in campo devo conquistarmelo solo per ciò che faccio vedere in allenamento, non dipende da nessun fattore di età”.
Il lavoro con il mister Pescatore e con il compagno Ciontoli sta già dando i suoi frutti: “ Lavorare con il mister e con Mimmo è davvero un onore, quando ci stacchiamo dal gruppo per lavorare sullo specifico creiamo una piccola famiglia fatta da noi tre, il mister è una persona eccezionale, non ha problemi nel dirti cosa sbagli e cosa fai bene, pretende sempre il massimo da noi, non si accontenta del compitino da sufficienza. E’ sempre aperto al dialogo e in pochi mesi mi ha insegnato già molte cose, a mio parere i pochissimi gol subiti in campionato sono in gran parte merito suo che non lascia nulla al caso curando tutto nei minimi dettagli. Ciontoli sta facendo un campionato strepitoso, ho solo da imparare a stare dietro a lui – continua il giovane portiere – che è sempre prodigo di consigli con me, spronandomi a dare il meglio come se fosse un secondo allenatore. E’ un professionista esemplare, si allena sempre al massimo, ha dieci anni di esperienza ad alti livelli, da questa convivenza ho solo da imparare sul serio.
Infine le impressioni del portiere gialloblù riguardo il gruppo che si è creato: “Sembrerà banale ma non lo è, questo gruppo è davvero speciale dal primo all’ultimo componente, ovvero da gente come Dino Fava, Camorani e Rosi, che il calcio che conta lo hanno toccato con mano, fino ai collaboratori come Sansone, Viscusi e Russo (magazziniere, fisioterapista e preparatore atletico dei gialloblù) che svolgono i loro rispettivi compiti in modo eccezionale, non facendo mai mancare niente alla squadra con grande lavoro e sacrificio; se andiamo in campo in condizioni ottimali è anche grazie a loro. Il mio pensiero finale è per tutto l’ambiente Sessana, dal presidente ai tifosi, questa piazza merita le gioie che cerchiamo di regalare, anzi merita molto ti più per i sacrifici, la passione e la carica che infondono in noi per affrontare le gare. FORZA SESSANA! “