Mazzata per il Gladiator: dura sanzione economica per le vertenze di tre calciatori



Costantin Sandu
Costantin Sandu

Stangata per il Gladiator. In mattinata la Lega Nazionale Dilettanti ha pubblicato il comunicato n° 115 dell’attuale stagione, concernente le disposizioni della Commissione Accordi Economici. La società neroazzurra è stata condannata al pagamento in favore dei calciatori Matteo Cerreti, Costantin Sandu e Simone Fasci di cifre considerevoli relative alla stagione 2013-2014. Una somma complessiva di 13.900 euro (2.250 per Cerreti, 9.850 per Sandu e 1.800 per Fasci) che il sodalizio di Santa Maria Capua Vetere dovrà versare ai tre giocatori, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della sentenza. In caso di mancato pagamento, la società rischia l’inasprimento della pena, con l’aumento della sanzione, l’emanazione di punti di penalizzazione ed il deferimento dello staff presidenziale attuale.

Da quanto si apprende dal comunicato, tra luglio e settembre i tre calciatori hanno presentato vertenza alla Commissione Accordi Economici, in quanto il Gladiator non ha adempiuto al pagamento delle retribuzioni concluse lo scorso anno. Il portiere Matteo Cerreti si era messo d’accordo per 2.500 euro, ma ne ha ricevute solo 250. Dello stesso avviso Simone Fasci che aveva convenuto con l’allora presidente Enzo Vito un contratto di 2.000 euro, incassandone solo 200. Infine, dulcis in fundo, la pena maggiore proviene dalla vertenza dell’esterno Costantin Sandu che aveva raggiunto l’accordo di 10.000 ma in sei mesi ha riscosso la modica cifra di 150 euro.



Tre elementi che sono arrivati sotto la gestione fallimentare del vecchio presidente Vincenzo Vito, con cui hanno raggiunto l’intesa dal punto di vista economico ma che non li ha degnati di una minima retribuzione. Non solo la retrocessione dalla Serie D all’Eccellenza, Vito ha lasciato in eredità una serie di debiti che rischiano di far sprofondare il Gladiator. Infatti, ai 13.900 euro attuali si aggiungono gli altri 7.000 euro da destinare a Gennaro Simonetti e nei prossimi giorni se ne accorperanno anche altri per le altre vertenze in arrivo. Quasi 21.000 euro che ora dovranno essere pagati dalla famiglia Ongari, altrimenti si rischia di cadere in nuove sanzioni che potrebbero provocare non pochi stravolgimenti.


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