Non si fidano in casa Reyer Venezia in vista del posticipo di domenica. Non si fidano della classifica e dello 0 nella casella delle vittorie per i bianconeri. Carlo Recalcati è intervenuto a “Cestisticamente parlando”, il magazine settimanale di Radio PrimaRete per presentare la sfida del Taliercio.
Quali sono gli obiettivi stagionali della sua Reyer? “Sicuramente il raggiungimento delle Final Eight e dei playoff. Ma il loro raggiungimento non deve essere il nostro obiettivo finale. Vogliamo giocarcela fino in fondo da protagonisti, arrivando a questi obiettivi nelle migliori condizioni possibili.”
Ci spiega il suo tipo di squadra? “Abbiamo voluto miscelare l’esperienza di giocatori provenienti dalla stessa squadra che hanno vinto trofei importanti, che potessero portare professionalità, sistema e metodo di lavoro, con quella di giocatori emergenti che affrontano il campionato di Lega A per la prima volta, come Dulkys e Stone. Adesso, con l’innesto di Nelson il nucleo importante di giocatori si arricchisce sempre di più.”
Vedendo queste prime partite, la Reyer ha spesso vinto anche giocando male, cosa succederà quando giocherete bene? “Ciò che si è visto in queste partite è che non abbiamo continuità nei 40 minuti, soprattutto nel rendimento dei 10-12 giocatori che scendono in campo. Principalmente in palestra stiamo lavorando su questo aspetto.”
Lei come considera il ruolo di Cameron Moore all’interno del roster della Reyer? “Il fatto che lui si consideri un numero 4 o un numero 5 non è un problema, dato che noi giochiamo spesso con lunghi intercambiabili. Il nostro unico centro di ruolo è Ortner. Ora lui sta un po’ soffrendo il fatto che è entrato a far parte di una squadra di alta classifica, dove ci sono numerosi giocatori importanti, e quindi lui deve imparare a massimizzare il rendimento nei pochi minuti in cui scende in campo per poter ambire a giocare in Eurolega.”
Non solo Mussini e Della Valle, ma anche Ruzzier e Ceron…. “Abbiamo fatto una scelta ben precisa in estate, ovvero tesserare 6 giocatori stranieri, proprio per puntare su di loro e dargli la possibilità di esprimersi nel massimo campionato e dimostrare quanto valgono. La nostra fiducia nei loro confronti è confermata dal fatto che siamo intervenuti nel reparto lunghi e non in quello degli esterni.”
Cosa si aspetta dalla partita di domenica prossima con Caserta? “Caserta è una squadra importante, che è stata sfortunata per via del calendario e degli infortuni. Mi ha molto impressionato la prestazione dei bianconeri contro Cantù, e ho visto una squadra ritrovata. Noi non dobbiamo pensare alla classifica, ma solo a noi stessi e ragionare di partita in partita.”