Tanta amarezza per lo ‘0’ che non si toglie, per la settima sconfitta consecutiva e per aver sprecato una grande opportunità contro Cantù. Tutto questo si condensa nelle parole di coach Zare Markovski dopo la partita persa sabato sera. “Non è facile commentare una partita del genere perché ho poco da rimproverare ai miei – ammette il coach macedone -. Certamente ci mancano i due punti ma dobbiamo dimenticare al più presto in che modo ci è sfuggita la vittoria contro Cantù. Non parlo di sconfitta perché ci sono delle partite, come questa, che non le vinci ma certamente non si parla di una sconfitta netta o di una squadra che non ha meritato di vincere la partita. Avete visto che, già dall’inizio, con i due falli di Scott dovevamo sempre rincorrere questo handicap ma sono stati bravi quelli che hanno sentire meno queste mancanze. Strada facendo abbiamo perso anche Young. Come ho detto ai giocatori nello spogliatoio, in questo momento bisogna fare finta di non aver perso. In questo momento è la testa che, certamente, soffre di più. Dobbiamo fare tesoro di partite così”.
Nel primo tempo eravate +18, a 3’ dalla sirena era +9…
“Dispiace aver dilapidato il +9 a 3’ dalla fine, questo è un vero peccato. I 18 punti di vantaggio nel secondo quarto non tanto perché c’è tutta una partita davanti. A 3’ dalla fine con +9 abbiamo concesso due tiri di fila da 3 un po’ per la stanchezza ed un po’ per poca coordinazione in difesa. Pensare che se ne avessero sbagliato solo uno, era fatta per noi”.
C’è stato anche un calo fisico?
“Nel finale c’è stato anche perché abbiamo ridotto le rotazioni dopo i due falli di Scott e poi per l’espulsione di Young. E certamente c’è stato un calo fisico”.
Può essere soddisfatto di come hanno giocato i suoi, soprattutto Tommasini…
“Ha fatto una gran partita, dovunque lo mandavo risolveva i problemi sia in difesa che attacco, ha giocato con fiducia ed ha giocato veramente bene”.
Bene anche i due nuovi acquisti…
“Sicuramente sono andati bene. Sono pronti a dare una mano non tanto in quantità ma in qualità. Ivanov era stanco già primo tempo, Antonutti era alla prima partita ufficiale dopo sei mesi ed anche lui era affaticato. Sono giocatori che con l’esperienza e consapevolezza di cosa fare possono dare un contributo”.
La scelta di far giocare a Cantù l’ultimo possesso la rifarebbe?
“Ci sta come scelta, ma visto com’è andato l’overtime non ce l’avremmo fatta. Per noi era molto meglio difendere 1vs1 per non andare all’overtime. In questi casi è sempre più difficile segnare che difendere, ho optato per quella scelta”.
L’espulsione di Young è stata frettolosa da parte di Paternicò?
“Si, frettolosa. Penso che spettacolo non va punito, due tecnici in un attacco sono troppi. Un arbitro del calibro di Paternicò doveva salvare lo spettacolo, anche se non fischiava il secondo tecnico non rovinava niente”.