Ha pagato a caro prezzo una gestione scriteriata della rosa. La sconfitta di Melfi ha segnato il destino di Angelo Adamo Gregucci esonerato poco fa dalla società rossoblù. Una squadra come la Casertana non può essere messa sotto da avversarie decisamente inferiori. E’ successo a Melfi, ma in precedenza contro Ischia e Martina Franca. Il presidente Lombardi stavolta non ha dato ulteriori possibilità. Lo aveva fatto capire tre settimane or sono quando chiese espressamente di non sperimentare più schemi o soluzioni tattiche innovative. Cosa che invece non è accaduta e al ‘Valerio’ sono stati cambiati ben cinque undicesimi rispetto alla settimana precedente. In realtà Gregucci non ha convinto fin dall’inizio né società né parte degli addetti ai lavori. Un carattere difficile, sempre dritto per la propria strada. Bravissimo nel dribblare le domande dei giornalisti, mai una risposta tecnica, tanti paroloni e buoni propositi. Ha ripetuto fino alla noia di voler dare spazio a tutti, di avere una rosa ampia e competitiva, ma poi in tribuna ci finivano sempre gli stessi. Si chiude dunque dopo quattordici giornate l’era Gregucci e si (ri)apre quella Campilongo. Una ventata di entusiasmo, novità tattiche e quel 4-3-3 che più si addice alle caratteristiche di questa squadra. Non resta che mettersi sotto, lavorare e fare risultato.