Verso Juve-Cremona: conosciamo la Vanoli



Mei della Vanoli (Vanolibasket.com)
Mei della Vanoli (Vanolibasket.com)

Dopo 4 giornate tra up and down, Cremona si presenta come un terribile rompicapo per questa Juvecaserta, ancora a caccia della sua prima vittoria in campionato. E la cosa che sorprende è che le vittorie della squadra lombarda siano arrivate tutte on the road, mentre tra le mura amiche, Milano prima e Capo d’Orlando poi sono riuscite a piazzare il colpo. Squadra da prendere con le pinze, perchè giovane, insidiosa nei suoi esterni e, con l’aggiunta anche di Cusin, uscito da Sassari, ha acquisito anche centimetri in vernice. La Vanoli, che ha cambiato in toto il suo organico, ha scelto però di mantenere ben saldo il ruolo di Cesare Pancotto sulla panchina, anche e soprattutto come riconoscimento per la bella salvezza ottenuta lo scorso anno, sposando una linea di pensiero che predilige un basket veloce, giovane e perchè no in cui gli italiani siano protagonisti. Cabina di regia affidata a Luca Vitali, fratello di Michele tanto assente purtroppo per la Juve, che dopo un anno alla Reyer, decide di tornare nella squadra che gli aveva fatto ritrovare grande smalto dopo qualche anno di appannamento. Dopo il fallimento di Montegranaro è arrivato Luca Campani, che può dare energia sotto canestro e minuti di qualità, mentre banco di prova per il giovane Fabio Mian, che già nel torneo città di Caserta ha fatto vedere che dalla lunga distanza tende ad avere mano pulita e buone percentuali, specie se in ritmo. Completa il nucleo azzurro, considerate le principali rotazioni, Marco Cusin, che ha portato peso specifico ad un reparto dove nè Hyman, nè Poscic erano riusciti a dare quantità, e per questo tagliati dalla squadra cremonese. Rinnovato il pacchetto americani, con Kenny Hayes in cabina di regia, fromboliere dal tiro impeccabile, buono in penetrazione e che sta viaggiando oltre i 14 punti di media senza quasi tirare da tre punti. E’ reduce da alcuni positive stagioni in Israele, e anche nel nostro campionato sembra ritagliarsi un ruolo da protagonista. A lui, in uscita dalla panchina, si affiancherà Jazzmar Ferguson, giocatore eclettico, talentuoso come pochi, visto lo scorso anno in Gold, che ha saputo sempre far cambiare ritmo ai suoi con le sue triple e quella grinta che fanno di lui un leader carismatico. Gli altri due americani sono due rookie per il nostro campionato: James Bell, uscito lo scorso anno da Villanova, è un numero 3 di talento ma soprattutto grande atletismo. Lavora, sgomita e in attacco può dare una mano se ben innescato, con mano educata. Cameron Clark, uscito dal college di Oklahoma con un buon pedigree, ad inizio stagione sembrava essere una fotocopia del suo compagno, ma si è dimostrato capace di ben svariare anche da numero 4, garantendo oltre 12 punti a partita, ma anche solidità a rimbalzo. Quello che sorprende della Vanoli è che può disporre di una duttilità tattica che, salvo per Hayes e Ferguson, vede ruotare gli altri giocatori in tutti i ruoli. Senza Cusin da totem, Campani potrebbe essere spesso e volentieri utilizzato da falso pivot per far giocare i due americani in spaziature più larghe che ne sfruttano l’atletismo. Sarà un test interessante anche perchè sia Clark che Bell, nonchè lo specialista Vitali, hanno fisico e kili per reggere l’impatto di Sam Young, che fino ad ora viaggia a 25 punti ad allacciata di scarpe in 3 gare disputate.




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