Ha assistito alle ultime due partite dalla tribuna vista la squalifica rimediata dopo l’espulsione contro Brindisi; ha sofferto nel vedere la sua Juve cedere il passo ancora due volte e restare all’ultimo posto della classifica. Enzino Esposito, assistant coach bianconero, analizza il momento bianconero ai microfoni di Cestisticamente Parlando su Rpr.
C si fa a risollevare il morale di una squadra reduce da 4 sconfitte consecutive? “Beh, senza le vittorie direi che c’è poco da rincuorare. I ragazzi ce la stanno mettendo tutta, nonostante i risultati negativi. Ci tenevamo a riscattare la brutta partita di Bologna, ma purtroppo così non è stato. Speriamo di fare un’altra buona settimana di allenamenti e soprattutto di ottenere un risultato diverso rispetto a domenica!”
L’anno scorso, dopo le cinque sconfitte consecutive, circolavano tante voci su un possibile esonero di Molin, proprio come adesso. Qual è il tuo pensiero a riguardo? “Sono casertano e so benissimo come si comporta la città in questi casi, magnificando le persone nelle vittorie e criticandole nelle sconfitte. Credo che queste siano chiacchiere da bar, il gruppo è unito e compatto, purtroppo ci mancano i 2 punti!”
Che idea hai di Molin come head coach? Qual è il tuo rapporto da assistente con lui? “Reputo Lele una persona seria come poche, di una professionalità unica e molto preparata. Purtroppo il tecnico perfetto non esiste…è stato criticato anche Marcelletti nell’anno dello scudetto! Il mio rapporto con lui è ottimo, sia dentro che fuori dal campo, coinvolge me e Baioni a 360 gradi.”
Credi che sacrificare Moore possa essere la soluzione a tutti i nostri problemi? “Non penso. Se consideriamo che domenica ha giocato almeno 8 possessi offensivi con meno di 4 secondi a disposizione, è difficile che possa fare 5-6 miracoli! L’assenza di Vitali si sta rilevando molto dura, perché è un giocatore importante per gli equilibri della squadra.”
In vista della partita di domenica contro Cremona, su quali aspetti state lavorando maggiormente? “Stiamo lavorando principalmente sull’aspetto tecnico del nostro prossimo avversario. Credo che i ragazzi debbano avere un po’ più di tranquillità, perché alla fine il lavoro paga sempre. Avere avuto 3 infortuni a due settimane dall’inizio del campionato è stata una mazzata psicologica, prima ancora che tecnica, che la squadra sta cercando di assorbire. Non è possibile che in tre settimane si sia dimenticato come giocare a pallacanestro”.