Moretti: “Caserta mi intriga”



Paolo Moretti
Paolo Moretti

Si avvicina la delicata sfida di domenica al Palamaggiò tra Juve e Pistoia, cresce l’adrenalina in casa bianconera ma anche sul lato toscano. Dopo la meravigliosa cavalcata dello scorso anno, il team pistoiese è partito con una vittoria e due sconfitte; non proprio quello che si aspettavano da quelle parti. A raccontare il momento di Pistoia è il coach Paolo Moretti che, ai microfoni di Cestisticamente Parlando su Rpr, ha presentato la sfida del Palamaggiò.

Com’è la situazione in quel di Pistoia? “Se Caserta piange, Pistoia certamente non ride – ha confessato il giovane coach -. Siamo reduci da due sconfitte consecutive, per di più casalinghe. Al di là della differenza di punti che abbiamo con Caserta, dobbiamo lavorare tanto. Siamo un gruppo totalmente nuovo rispetto alla scorsa stagione. Dopo la prima giornata di campionato, sembrava avessimo trovato nuovi equilibri, ma invece queste due sconfitte hanno ridimensionato il nostro iniziale entusiasmo”.



Che tipo di partita ti aspetti domenica al Palamaggiò? “Alla partita di domenica incominceremo a pensare verso metà settimana. Non voglio gufare, ma Caserta è tra le squadre che mi intriga di più, è un gruppo molto competitivo. Credo però che i valori delle squadre e del campionato si avranno dopo 10-12 partite”.

Quali sono le difficoltà maggiori che dovrete superare per replicare la passata stagione? “La scorsa stagione è stata piena di emozioni. Abbiamo disputato un campionato al di sopra delle più rosee aspettative, lasciando un sapore dolce in bocca ai nostri tifosi. Oggettivamente, però, credo che sarà molto difficile replicare quanto abbiamo fatto l’anno scorso”.

Nella costruzione di una identità di squadra, perché gli allenatori insistono di più sulla difesa che sull’attacco? “Perché con la difesa si vincono le partite e si crea l’identità di squadra. Gli allenatori pensano più a portare i risultati a casa che dare spettacolo. L’aspetto più complicato per un allenatore è far parlare ai giocatori la stessa lingua e far capire loro che l’interesse di squadra viene prima di quello individuale”.

Infine, ci dai un giudizio sulla tua squadra? “Abbiamo una squadra molto più lunga dell’anno scorso, con aggiunte di qualità dalla panca come Filloy, Cinciarini e Magro. Abbiamo moltissime scommesse sugli esterni, ma ci sono, secondo me, due-tre giocatori che hanno un briciolo di esperienza e di talento in più che, in situazioni di difficoltà, potrà farci molto comodo”.


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