Niente da fare: la Juve resta ferma al palo in fondo alla classifica di questo campionato collezionando la terza sconfitta in altrettante partite giocate. Una sconfitta bruciante, una sconfitta pesante per il morale e il cammino bianconero, ma soprattutto una sconfitta che ancora una volta ha messo in evidenza le ‘mancanze’ dimostrate nelle prime due uscite. Difesa poco pungente, area colorata praticamente e costantemente nelle mani degli avversari sia in termini di punti (Mazzola il vero Mvp della serata) che in termini di rimbalzi e di seconde opportunità. Dicasi lo stesso dall’altra parte del campo dove la truppa di Molin ha continuato a non trovare la giusta quadratura del cerchio. Dal punto di vista teorico lo stesso Molin ha sottolineato nella sua conferenza stampa del venerdì che il buon attacco arriverà in seguito alla nuova difesa ed allora dopo quella mostrata a Bologna la strada da percorrere è ancora lunga. Le uniche note liete della serata sono state: l’orgoglio di non mollare mai anche sotto di 14 punti e la prestazione di Sam Young che ha praticamente predicato nel deserto.
PRIMO QUARTO
La prima mossa a sorpresa è di coach Molin. Il timoniere mestrino butta immediatamente Mordente in quintetto al posto di Gaines per una maggiore intensità difensiva. Le prime battute sono tutte di Young che prova immediatamente a sfruttare il fisico e l’esperienza nei confronti del giovanissimo talento italiano Simone Fontecchio. L’ala virtussina, però, dall’altra parte dimostra il perché il suo nome è molto seguito in questa annata. Tra i tanti errori dei primi sei minuti, negli ultimi quattro si accendono gli attacchi: Mordente infila la tripla, Ray accende la luce dall’altra parte del campo, sembra finita ma nessuno aveva fatto i conti con l’entrata di Matteo Imbrò. Il play siciliano accende la miccia che ha generato l’11-0 di parziale e chiude il quarto con due triple di cui una a segno (23:14).
SECONDO QUARTO
Di solito nel pugilato la campanella salva il pugile in difficoltà e alle corde. Non è quello che accade alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Caserta non reagisce ai colpi arrivatigli in piena faccia arrancando sia in attacco che in difesa. Bologna continua nel trend iniziato la scorsa settimana da Brindisi nel conto dei rimbalzi, Molin ci prova a mischiare le carte, ma alla fine il risultato è sempre lo stesso 33:22. Non muta di una virgola nemmeno nella parte finale del primo tempo dove i padroni di casa allungano virtualmente le mani sui due punti con la schiacciata di Fontecchio (42:29).
TERZO QUARTO
Il ritorno in campo delle due formazioni non arride certo ai bianconeri di marca Pasta Reggia con un indomito Mazzola a fare la voce grossa in mezzo all’area colorata della Juve. Gilchrist manda in crisi Caserta, Molin infuriato chiama time out e la reazione porta ad un minimo ritorno dei viaggianti al di sotto dei dieci punti di svantaggio sotto la buona stella di Sam Young (48:40). Come un copione già visto, coach Valli ributta in campo Imbrò e come nel primo tempo arriva la nuova sterzata virtussina che torna al di sopra dei dieci punti (56:45).
QUARTO QUARTO
La partenza verso gli ultimi dieci minuti di speranza della Juve, iniziano ancora sotto il nome e la stella di Young. Ma ancora una volta quando la Juve riesce a tornare al di sotto dei dieci punti, non riesce in difesa a trovare il modo di arginare l’attacco bolognese come dimostra la zona fronte dispari ordinata per disperazione da parte di Molin e immediatamente bucata dal fallo e canestro di Gilchrist nel mezzo dell’area colorata (62:51). L’orgoglio e la voglia di non mollare sono le uniche note positive per coach Molin che ancora una volta vede l’elastico accorciarsi fino al -7. La tripla di Fontecchio fa tremare ancora una volta i bianconeri provenienti dalla Reggia. Howell e Moore ritrovano la via del canestro, Bologna sbanda paurosamente e al 35’ è uno solo il possesso da rimontare per la Juve (64:61). In piena rimonta l’inerzia dovrebbe essere nelle mani dei casertani, ma purtroppo succede ancora una volta tutto il contrario di tutto: la difesa continua a faticare, l’attacco torna a stentare ed arrivano in fila l’ennesimo canestro di Mazzola riempie il bicchiere e la tripla di Ray mette l’oliva nel martini virtussino che porta a casa una vittoria importante.
VIRTUS BOLOGNA-JUVECASERTA 79-73
VIRTUS BOLOGNA: White 4, Cuccarolo, Gaddy 8, Portannese 3, Imbrò 10, Fontecchio 10, Mazzola 18, Benetti, Cattapan, Hazell 2, Gilchrist 8, Ray 16. All. Valli.
JUVECASERTA: Howell 15, Gaines 11, Mordente 6, Vadi ne, Tommasini, Young 33, Michelori 2, Moore 4, Sergio, Scott 2. All. Molin.
PARZIALI: 23-14; 42-29; 56-45.
ARBITRI: Sabetta, Bartoli e Quarta