Il computer della Lega non poteva tirare uno scherzo migliore: inizia, dopo un mese e passa di preseason, il campionato e la Juvecaserta è attesa immediatamente da una partita diversa dalle altre. Roma contro Caserta non è, non è stata e mai sarà una partita come tutte le altre: vuoi la tradizione in campo e sugli spalti, vuoi le pagine storiche scritte, vuoi il calore, ma questa partita promette sempre scintille. E Caserta, cabala alla mano, ha già dato parecchi dispiaceri ai romani da quando è tornata nel basket che conta. Gli ingredienti per un opening game di qualità ci sono tutti, poi ci si è messa anche l’infermeria del team di Terra di Lavoro. I bianconeri, come tutti sanno, non sono al completo. Anzi, la malasorte certamente è stata la principale nemica delle ultime settimane: Luigio Sergio è ko da diverse settimane, anche il problema al ginocchio di Michele Vitali non lascia sereni e l’azzurro casertano non sarà neanche in panchina. Sam Young stringe i denti e ci prova: l’ala americana è con la squadra, farà riscaldamento e poi si vedrà se potrà essere della partita. Panchina, dunque, rimpolpata dai giovani Tealdi e Vadi. Insomma non è la Juvecaserta doc ma, comunque, capitan Mordente (ex di turno) e soci non sono nella Capitale per una scampagnata di ottobre. Sulla sponda capitolina fari puntati sugli americani e sul collaudato gruppo italiano: un giocatore particolarmente interessante a Triche che merita un’attenzione speciale perché è in grado di fare male anche da solo. Sicuramente non è la Roma degli ultimi anni, non è una delle impredicate a dare fastidio nei quartieri nobili ma è avversario vero e tosto. Certo, l’esperienza in Supercoppa è stata tutt’altro che esaltante (netto stop in semifinale contro Sassari) ed il precampionato non è stato eccellente, ma da oggi si fa sul serio e guai a sottovalutare l’impegno. Caserta non sarà completa ma la fiducia palesata da coach Molin alla vigilia lascia ben sperare i duecento casertani che arriveranno, tra qualche ora, al Palazzetto dello Sport romano. E quando si alzerà la palla a due, le chiacchiere staranno a zero. Si comincia.
MINUTO DI SILENZIO PRIMA DEL MATCH – Il presidente FIP Giovanni Petrucci, unitamente al segretario generale Maurizio Bertea, a nome del Consiglio Federale e del personale della Federazione, esprime vicinanza ed affetto alla famiglia Cagnazzo in questa particolare circostanza. Il presidente Petrucci ha predisposto un minuto di silenzio per ricordare ed onorare Michele Cagnazzo su tutti i campi dei campionati nazionali. Michele Cagnazzo, nato nel 1941, ha arbitrato 447 gare nel Campionato di Serie A maschile dal 1971 al 1991, dirigendo anche quattro finali scudetto. L’esordio il 21 febbraio 1971 (Splugen Venezia-Cecchi Biella, con Aldo Albanesi di Busto Arsizio). Arbitro internazionale dal 1974. Dirigeva abitualmente in coppia col romano Carlo Filippone.