Tante le difficoltà annunciate nella conferenza stampa di venerdì scorso di coach Molin e che si sono paventate puntuali sul legno del Pala Tiziano. Il solo ottimismo del timoniere mestrino, dunque, è servito a poco considerando che con la posta in palio dei due punti e con l’adrenalina che sale, le assenze di giocatori importanti come Vitali e Young hanno pesato e come. Eppure nonostante tutto il bicchiere mezzo pieno è stato rappresentato da una squadra che ha mostrato qualche lampo di genio quando ha trovato la via del canestro. Una via che è stata smarrita, anzi mai trovata dal primo possesso da Ronald Moore. Senza un braccio affidabile da armare – troppo a corrente alternata quello di Gaines e Scott – il folletto di Philadelphia ha fatto fatica a tenere le redini del gioco e dettare i ritmi della partita. Ora l’imperativo e farsi scivolare addosso la sconfitta, è dimenticare tutto in fretta in furia per concentrarsi al meglio sull’arrivo di Brindisi al Palamaggiò e sul ritorno in campo almeno di Sam Young.
PRIMO QUARTO
Il calore sugli spalti è quello solito, il ritmo in campo anche, ma per i primi tre minuti il fondo della retina suona solo ed esclusivamente a favore dei padroni di casa (5:0). Howell riesce a sbloccare l’attacco bianconero, ma quella che si vede in campo è una Juve contratta e impaziente (7:2). Molin predica calma e lucidità. Inizia al girandola di cambi e di mosse tecniche con la zona match up dei bianconeri che impattano a quota 11 con i liberi di Moore. I cambi repentini di difesa da parte del timoniere casertano (anche tanta 3-2), mette il bastone tra le ruote dell’attacco capitolino, che sbaglia qualche conclusione di troppo, gli avversari ne approfittano e chiudono avanti la prima frazione con un grande impatto di Claudio Tommasini negli ultimi tre giri di lancette (14:16).
SECONDO QUARTO
Gaines infila la bomba dall’angolo dopo i canestri di apertura di Morgan e Sandri. L’irruenza fisica di Tommasini continua a salire, ma l’imprecisione dalla lunetta concede alla Virtus di prendere un piccolo vantaggio di quasi due possessi di distanza (25:20 con la tripla di Gibson). Caserta prova a rispondere a tono con Gaines. I gradi di febbre di Howell non sembrano intaccare la potenza in area dell’ex Nc State, ma non basta: Gaines spreca in contropiede, in difesa Roma prende le misure alla zona avversaria e complice qualche passaggio a vuoto su ambo i lati del campo, la truppa di Dalmonte chiude in netto vantaggio i primi venti minuti di gioco (38:30).
TERZO QUARTO
Le difficoltà non svaniscono nel ritorno in campo. La Juve soffre la fisicità e la panchina più lunga dei giallorossi. La mira di Scott va su e giù come tratti di montagne russe, mentre De Zeeuw, Triche e Gibson suonano le corde giuste per aumentare la forbice (43:32). L’attacco bianconero resta farraginoso per poter impensierire le mani veloci e la grande energia dei romani. Gaines e D’Ercole si beccano un tecnico a testa per simulazione, il figlio della Florida chiude, poi, il gioco da tre punti con il libero realizzato. Nel finale Moore perde la trebisonda, Scott ci prova da solo a ridurre il gap prima dell’ultimo periodo ma all’ultimo stop and go il punteggio arride ancora una volta i locali 55:41.
QUARTO QUARTO
Il primo impatto degli ultimi dieci minuti non è certo incoraggiante. Caserta continua a sprecare occasione e sbagliare conclusioni aperte e non. Poi l’orgoglio dei bianconeri esce fuori con un sussulto sia in attacco che in difesa guidato da Mordente, Gaines e Scott (61:51). Sembra finita, sarebbe finita, ma prima Gaines e poi Scott spingono la Juve fino al -8 a meno di un minuti dalla fine (70:62). Nel momento decisivo, però, le triple di Scott e Moore si infrangono entrambe sul primo ferro decretando il successo virtussino.
VIRTUS ROMA 75
JUVECASERTA 62
(14-16; 38-30; 55-41)
VIRTUS ROMA: Ejim 7, Triche 5, Jones 5, D’Ercole 3, Sandri 2, De Zeeuw 11, Kushev ne, Finamore ne, Gibson 21, Stipcevic 9, Morgan 12, Pullazi ne. All. Dalmonte
JUVECASERTA: Howell 4, Gaines 17, Mordente 5, Vadi ne, Tommasini 6, Michelori5 , Tealdi ne, Moore 7, Scott 18, Vinciguerra ne. All. Molin.
ARBITRI: Lamonica, Weidmann, Aronne.