I tifosi a fine gara hanno intonato un coro: “Novelli vattene”. E certamente ha scosso l’animo dell’allenatore salernitano che in conferenza stampa ha subito fatto valere le sue ragioni: “Ho sempre lavorato, sono una persona seria e sono un dipendente di questa società. Non ho nessuna intenzione di dimettermi perché sto dando il massimo e perché credo che questo gruppo possa veramente conquistare la salvezza”. A chi gli fa notare che non possono bastare 4 punti in 8 partite rivela che “ho capito quello che manca. Ma non voglio svelarlo alla stampa. Da lunedì parlerò con tutti i calciatori e presto arriverà la svolta”. Passa quindi al commento della gara: “Nel primo tempo abbiamo giocato a fase alterno mentre nella ripresa il Melfi ci hanno messo in difficoltà. Comunque con l’uomo in più per l’espulsione di Tortori ho provato a vincerla questa gara e con un po’ di fortuna in più potevamo portarla a casa. Bisogna dire che i lucani in trasferta hanno conquistato più punti di tutti. E’ un’ottima squadra che ha fermato anche Salernitana e Benevento”. L’allenatore sottolinea anche l’inserimento del giovane Martiniello: “Ha buone qualità ma deve crescere ancora. Ho deciso di inserirlo nella mischia per dare peso all’attacco. Gli servirà anche come esperienza perché una cosa è giocare nella Berretti e un’altra è disputare le partite in Lega Pro”. Sottolinea poi che “in alcuni casi ci va tutto storto e quando non riesci a segnare inizia a mancare la serenità e quindi ogni volta vincere diventa sempre più difficile. Ci manca spesso il colpo del ko”. E sul fatto che Mohamed Soly, l’attaccante senegalese che è rimasto in tribuna Novelli è chiaro: “Sono pagato per decidere. Non è ancora al top e quindi non è venuto nemmeno in panchina per scelta tecnica”.