Il countdown prosegue implacabile in casa Corpora: 25 giorni al sopsiratissimo primo match ufficiale (2 novembre 2014, ore 18.00, al PalaJacazzi contro la Saugella Team Monza).
Nel profondere il massimo sforzo per alternare intensità a sedute distensive, visto l’inusuale lunghissimo periodo di preparazione pre-campionato a causa dei mondiali in corso di svolgimento, il numero due dello staff tecnico della Corpora Aversa, Alessandro Quinto, confida sensazioni e strategie “in un periodo cruciale della preparazione, durante il quale cominciamo a fornire alla squadra gli ingredienti psicologici a dosi programmate, così da arrivare carichi ma non stressati all’importantissimo esordio. A tre settimane dal via l’adrenalina comincia a scorrere nelle vene delle giocatrici e dello staff tecnico”.
Quinto, per lei questa era l’annata delle prime volte: prima volta nel volley femminile e prima volta come secondo. Dopo un mese e mezzo di lavoro qual è il bilancio di queste nuove sfide professionali?
Il bilancio è estremamente positivo. Per quanto riguarda la pallavolo femminile, l’estrema qualità tecnica e maturità delle atlete che alleniamo mi ha aiutato a superare il possibile disagio dovuto al cambio di genere. Sono ragazze che sanno allenarsi e si applicano in maniera naturale. Stessa musica per quanto riguarda il mio ruolo in panchina: con coach Della Volpe c’è un ottimo feeling: ci completiamo nelle differenze e la pensiamo allo stesso modo sulle cose più importanti.
Qualche amichevole di buon livello ma ancora nessuna gara ufficiale: si può già immaginare che caratteristiche avrà la Corpora 2014/2015?
Siamo al termine della fase embrionale, e quindi i caratteri fisiologici della squadra cominciano a delinearsi, ora che i gesti tecnici cominciano a diventare più sciolti e sta terminando la fase di carico. Sarà una squadra senza dubbio grintosa, ma il carattere sarà corredato da un grande patrimonio tecnico, che ne fa un gruppo di estrema qualità.
Le ragazze più giovani sembrano assorbire rapidamente gli insegnamenti delle compagne esperte: è questo forse il dato più importante delle prime uscite amichevoli?
Sì, certamente. Il mix è perfetto e rende le sessioni estremamente allenanti. Le partitelle interne, per agonismo, qualità e voglia di prevalere, sono molto più utili di eventuali amichevoli contro squadre di categoria inferiore. Non abbiamo bisogno di caricare oltre i nostri 6 contro 6, l’atmosfera è già agonisticamente calda, e questo va a tutto vantaggio della qualità delle nostre sedute.