Gianmario Palumbo è arrivato alla Sessana nel mercato di riparazione di dicembre dello scorso campionato e da quel momento ha cominciato a segnare trascinando la squadra in Eccellenza con 15 reti realizzate in metà stagione. Domenica scorsa ha sboccato una partita importante come quella con il Gladiator con una rete da vero rapace d’aria di rigore, realizzando il primo gol stagionale in campionato dopo la rete di coppa rifilata in trasferta al Vitulazio.
La stagione della conferma. Sembra esser cominciata nel migliore dei modi per lui la seconda annata in gialloblù, maglia che ha scelto di continuare ad indossare senza esitazioni: “ Sono rimasto a Sessa senza nemmeno prendere in considerazione le altre offerte perché qui ho trovato una società seria, persone straordinarie, partendo dai tifosi, allo staff tecnico, alla dirigenza, ai collaboratori e all’ufficio stampa. Tra l’altro ritrovato mister Ricciardi che oltre ad essere già stato il mio allenatore, è come un amico per me; quindi a maggior ragione in campo cerco di dare sempre il massimo”.
Dalle origini fino ad oggi. Uno sguardo al passato per l’ariete mondragonese che si racconta a tutto tondo: “ Da bambino ho cominciato a giocare per strada come tutti i bambini; sono andato a giocare in una scuola calcio solo quando facevo parte della categoria Esordienti, però poi la passione è sbocciata e non ho mai smesso. Ora mi ritrovo in squadra con gente del calibro di Dino Fava e Alfonso Camorani, due persone straordinarie oltre che due campioni che sul campo non si discutono; mi stanno insegnando tante cose perché si sono calati con grande umiltà nel gruppo, nella mia vita mai avrei pensato di giocare con due calciatori di questo calibro. Il mio idolo quando ero piccolo era sicuramente Roberto Baggio, ora mi sta piacendo molto Gervinho, le mie caratteristiche si avvicinano più a questo tipo di giocatori”.
Una squadra costruita per sorprendere. La rosa messa a disposizione del tecnico Ricciardi, dal Presidente Vrola, è di primissimo livello: “Questa è una delle squadre più forti in cui ho giocato insieme a quella di Procida dove ero allenato da mister Citarelli che rincontrerò domenica, una persona che stimo tanto e a cui voglio bene. Quest’anno il San Marco Trotti è una delle squadre più forti del campionato, ma noi ce la giocheremo con tutti partita dopo partita senza fare previsioni. Se stiamo giocando bene il merito è tutto di mister Ricciardi che predilige il gioco palla a terra; durante gli allenamenti lavoriamo molto su questi meccanismi e poi in partita cerchiamo di fare al meglio quello che vuole il mister”.
Tu chiamale se vuoi… Emozioni. Ogni calciatore ha un istante della propria carriera che, proprio come una fotografia, gli rimane impresso lasciando addosso un’emozione particolare: ”Se devo scegliere la più grande emozione che ho vissuto su un campo da calcio, non ho assolutamente dubbi: il gol al ’93 con il Casagiove è qualcosa che porterò per sempre dentro di me, non servono tante parole per descriverlo, dico solo che mi sono uscite le lacrime dopo quel gol. Spero di viverne altre simili con questa maglia, ma soprattutto di regalare altre gioie ai nostri splendidi tifosi”.
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