Tutti sono in grado di sacrificare la vita a una società, ma pochi sono in grado di nutrirla e crescerla a dovere. La Asd Sporting Atellana, società impegnata esclusivamente con i giovani, al suo primo vagito sta portando avanti in maniera impeccabile un progetto che tende alla formazione di giovani calciatori attraverso regole semplici ma rigide finalizzate a far emergere non solo le doti tecniche ma, soprattutto, la crescita morale dell’individuo. Il motivo che ha segnato l’inizio del nuovo che avanza. Una frase che racchiude in poche parole la filosofia e gli obiettivi” crescere tanto e crescere bene, ma passo dopo passo. Parafrasando i filosofi greci “Panta rei os potamòs: tutto scorre come un fiume. E così come un fiume, che alla nascita non è altro che una goccia che inizia il suo cammino per poi trasformarsi in cascata. Il commento del presidente del sodalizio Salvatore Russo– Il nostro progetto, quello mio e dei miei più stretti collaboratori Carmine Tessitore, Antonio Di Santillo e Vincenzo Sarnataro, nasce motivato dal fatto che il calcio oltre ad essere un momento ludico e di aggregazione sia soprattutto un propellente contro la devianza giovanile. I risultati ottenuti, non mi riferisco esclusivamente a quelli di tipo agonistico, sono molto incoraggianti. Da quest’anno, la Asd Sporting Atellana si avvale della collaborazione di tecnici preparati come Lello Capasso, Maurizio Lampitelli, Marco Costanzo, inoltre, in veste di responsabile dell’area tecnica il sodalizio succivese si è affidata all’esperienza di Salvatore Tessitore, già visionatore per conto della Juve Stabia. Un ringraziamento doveroso a tutti gli istruttori e dirigenti che quotidianamente con tanta passione, competenza e professionalità fanno sì che la nostra realtà possa crescere ogni giorno di più- La Asd Sporting Atellana non è solo un progetto sportivo, ma un sogno. Con la convinzione che lo sport rappresenta un propellente per il riscatto del territorio di appartenenza. Un Sogno, che lo sport, non è solo un momento di aggregazione che dura il tempo di una partita ma nella sua essenza più profonda. Un insegnamento, o per meglio dire una casa, in cui le giovani leve trovano rifugio dalle insidie della strada. Dare l’opportunità ai giovani di realizzare non la visione onirica di ricchezza, ma l’opportunità concreta di immaginare che attraverso questa disciplina sportiva l’individuo possa migliorare se stesso non solo sotto l’aspetto agonistico, piuttosto, rafforzare la propria integrità morale iniziando a rispettare le regole dello sport. La perfezione è un cammino non un punto di arrivo. Tuttavia, la forza di una società è anche quella di saper immaginare e costruire i propri sogni. Alla serata inaugurale sono intervenuti eccellenze un po’ da tutto il territorio atellano. Infatti, erano presenti il parroco di Succivo, Don Crescenzo Abate. Il primo cittadino di Succivo, Antonio Tinto. Il sindaco della vicina Gricignano D’Aversa, Andrea Moretti. L’assessore allo sport e cultura di Sant’Arpino, Domenico Cammisa. In rappresentanza sempre dell’amministrazione succivese, Gennaro Serra. Salvatore Papa rappresentante dell’associazione politico culturale “Homo Novus” e il presidente dell’associazione “La Giovane Voce” di Succivo, Aniello Tessitore.
Gaetano Molaro