Doppia seduta di allenamenti. Corsa, pesi, palestra, esercizi, addominali, tecnica, tattica, schemi. Hard work in casa rosanero. Qui si costruiscono le fondamenta per i successi del futuro. Sono giorni di grande sudore anche per Claudia Torchia. La talentuosa centrale calabrese, a quattro mesi dal delicato intervento ai legamenti del crociato, è tornata in gruppo ed è pronta a riprendersi ciò che il destino ha minacciato levargli.
“Sto meglio, mi sento bene. Il peggio è passato. L’anno trascorso non è stato dei più semplici. Squadra e Scuola nuova. In entrambe ci stavo benissimo. Poi il grave infortunio ha guastato tutto. Mi sono fermata proprio nel momento in cui cominciavo a girare a pieno regime. Le stampelle, l’operazione, la rieducazione e, nonostante il forte dolore al ginocchio, avevo lo studio da portare avanti, gli impacchi di ghiaccio e le terapie. Ho stretto i denti. Ho trascorso la prima parte dell’estate alternandomi tra i libri ed il centro di fisioterapia. Per fortuna sono riuscita ad ottenere il diploma ed oggi sono qui con le mie compagne ad allenarmi”.
Allora doppia festa
“Assolutamente. Nella vita tutto serve. Quello che ho passato mi è servito molto per una mia crescita personale. Ora sono concentrata sulla nuova stagione che verrà e sugli allenamenti. Certo devo ancora fare attenzione per determinati movimenti ed in palestra non sovraccarico troppo il ginocchio, ma nel complesso faccio le stesse cose delle mie compagne e ciò è per me motivo di grande gioia”.
La prima settimana di lavoro volge al termine. Che sensazioni hai avuto?
“Senza dubbio buone. Devo dire che la società ha fatto un egregio lavoro. Sono arrivate giocatrici di straordinario talento. Alcune giovani, altre più esperte. Agli allenamenti si respira una bella aria. Ci impegniamo tutti con serietà e dedizione. Tra noi si è subito istaurato un buon feeling. Con tutte siamo riuscite a ritagliarci anche piacevoli momenti di svago e sono sicura che riusciremo anche in questa stagione a creare un solido gruppo. Del resto lo spogliatoio unito è sempre stato il valore aggiunto di questa squadra”.
Rispetto al campionato scorso sono arrivate sei giocatrici nuove, Monfreda ha solo l’imbarazzo della scelta su chi mandare in campo
“Non è una frase fatta, ma avere tanta concorrenza è sicuramente una cosa positiva. Prima di tutti obbliga noi a dare sempre il massimo, poi ci da la possibilità di sostenere allenamenti ad alta intensità e poi, aspetto da non trascurare, avere l’opportunità di confrontarsi con atlete che hanno avuto già esperienza nella massima serie è cosa decisamente importante”.
Già, la serie A. Tra un paio di mesi anche per te ci sarà l’atteso e meritato esordio nel volley nazionale
“Vivo questa attesa con curiosità ed ansia. Come del resto per tutte le cose nuove. Certamente il gioco nella massima serie tecnicamente e fisicamente richiede un impegno maggiore. Il livello è più alto e per esserne all’altezza occorre tanto lavoro in palestra. Tutte noi siamo consapevoli delle difficoltà che ci attendono, ma parimenti sappiamo che con l’entusiasmo, la dedizione, l’impegno e l’unità di intenti, potremo raggiungere tutti i nostri obiettivi”.