Sicuramente il pacchetto italiani sarà fondamentale per le fortune della nuova Juvecaserta. In attesa del ritorno di Michele Vitali che, dopo una splendida estate passata con la canotta azzurra della Nazionale, si aggregherà il prossimo lunedì, ed oltre alle parole del capitano Marco Mordente, gli altre tre ‘made in Italy’ hanno le idee ben chiare. Il veterano Andrea Michelori, ormai, è un casertano d’adozione e, come sempre, parla diretto e senza giri di parole: “Speriamo di prenderci i playoff che ci sono scappati, per un soffio, lo scorso anno – ammette il lungo lombardo -. Sono, comunque, d’accordo che bisogna prima pensare alla salvezza e poi guarderemo avanti. Sicuramente vogliamo migliorarci rispetto all’ultima annata e siam ancora arrabbiati per quella sconfitta a Pistoia nell’ultima giornata. Restiamo coi piedi per terra, però, perché ci sarà tanta concorrenza. Il progetto della Juvecaserta è bello ed importante. Personalmente non sono più un giovincello, non ho più 20 anni, ma mi sento bene fisicamente e so che posso dare ancora tanto alla squadra per togliermi altre soddisfazioni con questa canotta che sento sempre più mia”. Chi, purtroppo, ha passato l’ultima parte dello scorso anno in tribuna con le stampelle è Claudio Tommasini che, però, è già carico come una molla: “Questa estate ho lavorato al massimo seguendo le indicazioni del nostro preparatore Mimmo Papa – conferma il play che ha altri due anni di contratto -. Col piede non ho problemi e mi sento bene; il mio obiettivo è migliorare ancora e giocare con maggiore continuità. Sento totalmente la fiducia da parte del club e del coach. Voglio riscattarmi e cancellare quel brutto finale di stagione dove è stata una sofferenza restare in tribuna a guardare i miei compagni”. Caserta, infine, riabbraccia Luigi Sergio: lanciato due anni fa da coach Sacripanti nel massimo campionato, è reduce da una proficua esperienza in LegaDue a Forlì: “L’anno a Forlì è stato molto importante, giocare a questi livelli con ruolo importante mi ha permesso di avere dei miglioramenti in una piazza eccellente con un pubblico sempre caldo e caloroso. Lo scorso anno ho tirato col 40% da 3, so che è un obiettivo ambizioso ripeterlo in LegaA ma quando vengo schierato da ‘4’ cerco di sfruttare altre caratteristiche visto che non ho una stazza imponente. Da casertano giocare nella Juve è il massimo che potevo sperare, fortunatamente ho riavuto la fiducia del club e sono contento di essere tornato”.