La presentazione del nuovo staff dirigenziale del Gladiator è avvenuta davanti agli occhi di oltre cinquanta tifosi sammaritani, proiettati al Piccirillo dalla curiosità di verificare se campioni d’Italia con la maglia del Napoli nell’anno di grazia 1986-1987, come Giuseppe Bruscolotti ed Antonio Carannante, fossero effettivamente entrati in società. Il manifesto apparso venerdì in città, che ha svelato per primo l’ingresso in società dei due ex calciatori e di Hugo Maradona, ha intrigato i sostenitori di una delle più importanti piazze storiche della Campania, tanto che si sono riversati in massa al Piccirillo, sempre tenendo conto delle defezioni di coloro che sono in vacanza o lavorano fuori.
A questa cornice di pubblico si sono rivolti i nuovi vertici dirigenziali, guidati dal presidente Ciro Ongari. A prendere la parola in prima battuta è il direttore generale Giuseppe Bruscolotti che ha spiegato il motivo del suo arrivo a Santa Maria Capua Vetere: “Siamo rimasti affascinati da questa società gloriosa, da un luogo storico come l’Anfiteatro campano che non ha nulla da invidiare ad altri gioielli dell’arte. Questa è un piazza in cui si può lavorare, come confermato dagli amici che hanno insistito affinchè entrassimo in società. Abbiamo accettato l’invito del presidente Ciro Ongari e del fratello Giuseppe, sperando che tra qualche mese s’inizino a vedere i frutti della nostra semina”.
La palla passa in balzo al direttore sportivo Antonio Carannante che non fissa obiettivi: “Cercheremo di partire nel migliore dei modi, non siamo qui per vendere illusioni. Sarà un anno interlocutorio: getteremo le basi per un bel progetto che parte dalla creazione di una struttura societaria giusta. Il resto si vedrà strada facendo. Abbiamo preso questa barca per vederla ripartire. Bisogna che tutti devono essere con noi, dobbiamo tutti essere un’unica cosa, un corpo unito e vincente. Piano piano raggiungeremo i traguardi dove tutti i tifosi vogliono arrivare. Promettiamo un calcio pulito e senza bugie”.
Lo stesso ds poi si sofferma a parlare di Hugo Maradona e di Giovanni Galdo: “Hugo è il fratello dell’indimenticato Diego Armando Maradona. Insieme a lui e Bruscolotti, formeremo un trio affiatato. Potrebbe essere lui il responsabile del settore giovanile. Più che una scuola calcio, deve essere un’accademia del calcio dove i ragazzi possano crescere. In più abbiamo una società forte alle spalle come il Mantova, con cui c’è un’ottima sinergia. Galdo? Ha il nostro stesso DNA alla Conte. E’ focoso e trasmette entusiasmo. Abbiamo preferito affiancarci una persona che conosciamo benissimo, presupponendo che se sbaglia il demerito anche il nostro. Ognuno sceglie le persone che conosce. Il rapporto diventa tutto più semplice”.