C’è la crisi, sponsor e inserzionisti si sono volatilizzati. Evidentemente però nella sede della Lega Pro a Firenze pensano di avere a che fare con magnati del network. Tanti ‘Paperon de’ paperoni’ disposti ad investire cifre da capogiro per il calcio. Dopo aver fissato una base d’asta minima a un milione di euro (!) per le dirette di cinquanta partite denominate ‘prima scelta’, oggi sono stati pubblicati gli importi minimi per aggiudicarsi le differite video e le dirette audio. In pratica per rivedere la partita(quattro ore dopo il fischio finale), servirà partecipare ad un’asta a partire da 10000 euro (al netto dell’iva) per un totale di 12200 euro. Senza tener conto che in caso di più manifestazioni di interesse vincerà chi offrirà più quattrini. Costi più contenuti (si fa per dire) per le dirette radio: serviranno 5000 euro (più iva dunque almeno 6100 euro) per assicurarsi la diffusione in tempo reale delle gare in casa e in trasferta. Cifre da capogiro che variano da città a città. L’esempio riportato si riferisce alla Casertana ma c’è chi sta peggio. Per il Vicenza la base d’asta è di 20000 euro, 17500 per la Salernitana e addirittura 12000 per San Marino (da mettersi le mani nei capelli visto il bacino d’utenza!). Per le radio i prezzi vanno dai 5000 ai 12000 (Savona). Insomma con le dirette streaming (con possibilità di rivederle attraverso diverse piattaforme) chi sarà il temerario disposto ad investire cifre del genere per una semplice differita? A Firenze non si rendono conto che la commercializzazione è attuabile per gli hightlights, ma spendere 12000 euro (o in alcuni casi 24000) non ha senso vista la diretta di ogni singolo incontro.
Clicca qui per i corrispettivi minimi per le differite
Clicca qui per i corrispettivi minimi per le dirette radio