A distanza di quasi un anno, da quando il presidente Rotili rappresentava all’amministrazione comunale del totale abbandono dello stadio del baseball, nulla é stato fatto ed un bene del comune di Caserta continua a subire l’incuria del tempo per una gestione, a dir poco scellerata, concessa ad un imprenditore che ha come unico scopo di arrivare alla completa distruzione dell’impianto per propri fini reconditi.. In questo lasso di tempo si sono succedute le promesse del comune che lo stadio sarebbe stato ristrutturato per l’inizio del campionato dei Falchi Caserta baseball – aprile 2014 – e le dichiarazioni fasulle dello stesso ing. Tarabuso che in un convegno organizzato ai Salesiani prometteva davanti al Sindaco di Caserta e del Presidente Zinzi identica menzogna. I Falchi Caserta baseball hanno dovuto iniziare e completare un campionato di serie B completamente in trasferta dopo che alla prima in casa – a giugno – contro l’Acilia si sono trovati la triste realtà dello stadio con i cancelli chiusi, erba alta un metro, mancanza di terra rossa, muri pericolanti e spogliatoi atleti ed arbitri completamente lasciati in totale abbandono. Questo è stato il referto degli arbitri e dei vigili urbani di Caserta presenti fuori dallo stadio ed entrati dal muro di cinta crollato e mai ristrutturato. In totale dispregio di quanto era stato refertato nel verbale di omologazione concesso dalla federazione italiana baseball – pur di dare la possibilità alla squadra casertana di intraprendere il campionato – sulla base di fasulle promesse del concessionario di ristrutturazione per la prima partita in casa. Invece, il campionato é finito con quasi tutte le partite in casa perse a tavolino con relative multe da pagare a carico della società casertana mentre solo alcune si sono potute disputare in campo neutro. In conclusione, nonostante a voce il Comune di Caserta paventi la rescissione della gestione dello stadio, il cui stato di abbandono é sotto gli occhi di tutti, ed i mezzi per poterla attuare, nessun atto concreto sembrerebbe essere stato posto in essere per arrivare a tale risoluzione. Nel mezzo di tale diatriba c’è un movimento di giovani, atleti e simpatizzanti che aveva ed ha – nonostante tutto – l’unico scopo di giocare in uno stadio che nel tempo appena trascorso era da tutti considerato tra i migliori d’Europa e che grazie alla non curanza di una amministrazione e di un gestore per i suoi fini ormai chiari é ridotto ad un vecchio rudere.
Dr. Ettore Rossetti – dirigente Falchi Caserta Baseball