Il Gladiator non ha preso per niente bene la comunicazione della Lega Nazionale Dilettanti che condanna il club sammaritano al pagamento di 7.000 euro al calciatore Gennaro Simonetti. Non è la condanna in sé il problema inerente la sentenza della Commissione Accordi Economici, bensì qualche particolare che l’organo competente si è lasciato sfuggire. Il presidente Massimo Savoia non ha usato mezzi termini a riguardo: “Non è tutto vero ciò che ho letto nella sentenza del Comunicato Ufficiale numero 40 del 24 luglio 2014. Come scritto sul comunicato, il calciatore Gennaro Simonetti precisava nel reclamo di non aver percepito alcuna rata. Niente di più falso. Il suddetto atleta ha ricevuto un acconto di 700 euro tramite un assegno non trasferibile, firmando davanti ai miei occhi anche una ritenuta che ne attestasse la relativa corresponsione. Questi 700 euro corrispondono al pagamento della metà della mensilità di gennaio. Ovviamente non contesto la condanna, bensì queste dichiarazioni che ritengo false e mendaci. Scriverò agli organi competenti, affinché venga fatta luce su tale questione”.
Infine Savoia afferma: “Certe dichiarazioni sono state espresse da un calciatore che eseguiva la vertenza, nel momento in cui la squadra era in lotta per la salvezza e stava facendo sforzi e sacrifici per mantenere la categoria. Con quale concentrazione giocava, se era intento a pensare ad altri argomenti? Tanti altri calciatori erano nella sua stessa condizione ma fino a questo momento solo lui ha eseguito la vertenza. Con gli altri sono in contatto ed in buoni rapporti, perché credono nel mio operato e sono in attesa di ricevere buone notizie. Con lui, invece, non c’è stato niente da fare perché ha fatto ricorso durante il campionato, quando mancavano alla fine tre giornate. Eppure ci eravamo sentiti per trovare un accordo, ma poi lui ha cambiato idea ed ha seguito un iter diverso”.