Caldo afoso in questa turbolenta, meteorologicamente parlando, estate in Terra di Lavoro dove si passa dai rovesci temporaleschi all’afa in pochi istanti. Ieri faceva caldo anche a Pezza delle Noci, scenario della conferenza stampa del general manager bianconero Marco Atripaldi appena rientrato dal viaggio negli States per vedere le Summer League di Orlando e Las Vegas.
«In America abbastanza bene, Orlando è stata molto interessante perchè c’erano tanti addetti ai lavori visto che puoi parlare coi giocatori – ammette il gm bianconero -. Quattro partite che ci permettevano di essere maggiormente presenti sui campi. Las Vegas è un evento Nba, è diventato un business, palazzetti pieni vista la presenza delle ‘prime scelte’: due campi ed otto partite al giorno. Fai fatica a seguire tutto anche per colpa delle strutture. In questi due appuntamenti americani si concentra tutto il mondo del basket con la concorrenza asiatica sempre più presente e pesante. In quei giorni, però, raccogli più contatti che tre mesi via telefono. E’, comunque, un appuntamento sempre utile. E’ stata un’occasione per lavorare da vicino con Enzo Esposito: ci capiamo bene, al volo, è una persona molto valida».
Alla squadra manca solo un ultimo tassello…
«La squadra è quasi completata, speriamo di chiuderla in tempi brevi visto che manca solamente un giocatore. Sarà importante avere un lungo che ci dia qualcosa in più anche a livello di blocchi. Eravamo partiti con l’idea di prendere uno esperto per il nostro campionato, ma il mercato può darti altre soluzioni vista anche la nostra condizione economica. Il lungo perfetto non esiste ma ora non abbiamo fretta di chiudere. Johnson è una delle opzioni ma non la prima. Sul conto finale non dovrebbe gravare visto che stiamo sullo stesso budget dello scorso anno per gli stranieri».
Il gm ha, poi, svelato tutti i passaggi dell’operazione che ha portato Sam Young alla corte di coach Lele Molin: «Chiusa una porta, si apre un portone: siamo andati in Usa con delle idee anche se, un pò, ci siamo incartati. Volevamo un’ala piccola che poteva anche andare nei lunghi senza intasare gli esterni. E’ stato complicato trovare questa tipologia di giocatore: durante l’estate abbiamo perso degli obiettivi tipo Jones (che ha firmato Cantù ndr) ma anche Omar Thomas lo stavamo seguendo. Abbiamo preso il ‘2 di picche’ nello stesso giorno: io ed Enzino andiamo ad un ristorante cinese ed abbiamo pescato un biglietto dove stava scritto “Domani sarà un giorno più fortunato” ed il giorno dopo si apre l’appuntamento di Sam Young. In 48 ore si è chiuso tutto. L’abbiamo avvicinato con titubanza ma poi si è dimostrato fattibile. E’ un’operazione non troppo costosa, siamo ai livelli di Brooks dello scorso anno. la proprietà ha dato subito l’ok per chiudere il contratto. Molin ha parlato con Young ma ha dimostrato grande attenzione alle parole del nostro coach; tecnicamente ha capito cosa vogliamo da lui».
Una parola anche su Frank Gaines che ha avuto modo di vedere ad Orlando: «E’ un giocatore veramente molto bravo, mi verrebbe da dire che il vero colpo del mercato è lui. Ha qualità, fa canestro, molto bravo a rilasciare la palla, in uscita dai blocchi o dai ‘riccioli’, attacca bene il canestro e subisce tanti falli. Mi è piaciuto molto ma bisogna sempre vedere l’adattamento che avrà in Italia sia in campo che fuori. Ci ha chiesto un pallone che si usa da noi quindi dimostra la sua voglia di venire qui».
Un’ultima parola va sulla questione campetti che sta infuocando l’estate casertana: «La mia campana suona dalla parte bianconera, ma mi guardo bene dall’entrare in questa polemica che non c’era bisogno di creare. Sono campi tenuti ‘così così’ nel centro cittadino, sono perplesso per questa levata di scudi contro il nostro progetto. Intanto chi doveva essere super partes è sceso in campo con una casacca».
Intanto la stagione avrà inizio il 27 agosto col raduno per poi trasferirsi ad Atina per una parte della lunga preparazione verso il campionato.