E’ partita nella notte l’avventura dei giochi Centroamericani che in un solo colpo porta con se più di un pizzico di Caserta e della palla a spicchi della città della Reggia. Il tutto in una sola squadra, il tutto su di una sola panchina e di preciso all’interno di uno staff tecnico. Simone Edwards ed Antonio D’Albero. Due che di basket nostrano se ne intendono e che all’ombra della Reggia ci sono cresciuti professionalmente. La prima è stata una delle ‘pantere’ casertane – in tutti i sensi – di Massimo Riga, l’altro un figlio prediletto di Terra di Lavoro non certo poco avvezzo alle esperienze estere, tanto per usare un eufemismo. Insieme i due guidano la nazionale Jamaicana: l’ex centro delle Pantere con il ruolo di head coach ed Antonio D’Albero in quello di assistente. Una doppia presenza che di sicuro terrà gli aficionados attaccati a live score e quant’altro, per seguirne gli aggiornamenti. Purtroppo il primo che è arrivato dopo il primo giorno di ‘lavori’ in quel di Monterrey, in Messico, non ha sorriso alla Jamaica di Edwards e D’Albero, che ha dovuto alzare bandiera bianca nei confronti della selezione delle Isole Vergini, probabilmente ancor prima della palla a due, specialmente dal punto di vista psicologico. Le caraibiche, però, forti della vittoria di una settimana fa proprio contro le Isole Vergini, ci hanno provato a replicare anche senza la loro miglior realizzatrice, ma il contraccolpo dell’assenza di quest’ultima per motivi burocratici ha lasciato le altre compagne di squadra con un pizzico di preoccupazione e tensioni in più rispetto al previsto. Lo dimostra subito l’andamento offensivo della sfida dove la Jamaica segna solo 9 punti in dieci minuti, ma tiene assolutamente botta in difesa dove mischia le carte più di qualche volta. Non che le avversarie abbiano fatto chissà quanto meglio, ma di sicuro hanno corretto il tiro in corso d’opera. Dall’altra parte, invece, la Jamaica ha fatto fatica dalla lunga distanza provando ad appoggiarsi alla front line e alle mani sapienti di Richards nel primo tempo. Nel secondo, invece, le triple di Dixon e il pareggio sul tabellone, sembravano aver ridato alle caraibiche una marcia in più, ma soprattutto la sveglia che serviva per ribaltare punteggio ed inerzia. A rovinare il tutto, però, è il quarto periodo dove le viaggianti lasciano un po’ troppo spazio alle avversarie che prendono la giusta misura per portare a casa il risultato. Una passo falso in partenza per la Jamaica che ha dell’agrodolce, considerando che il tabellone offre immediatamente la possibilità di rimediare contro El Salvador nella prossima uscita. Quella che aspetta lo staff tecnico guidato da Edwards-D’Albero, sarà una sfida tra ‘sconfitte’ nella prima giornata. Insomma non un match dentro o fuori, ma di sicuro un passo importante per riprendere il cammino e la retta via prospettata prima di arrivare in Messico.