La Pasta Reggia Hermes Casagiove si lecca le ferite dopo la doppia sconfitta nella tappa di Catanzaro. Le disfatte contro Ecosistem Panarea e Canalicchio Catania obbligano i giallorossi ad ottenere più di tre punti, nell’ultima tappa del girone B della Serie A di beach soccer, in programma a Viterbo tra il 25 ed il 27 luglio. Grande è la voglia di riscatto dell’attaccante della compagine giallorossa Francesco Portone, amareggiato per la doppia sconfitta ma desideroso di ottenere quei punti di cui necessita l’Hermes al fine di conquistare la permanenza nella massima lega del calcio da spiaggia. Autore di dieci goal stagionali con la maglia del Cervinara nel girone C di Promozione (26, contando anche i 16 dello scorso anno sempre con il team irpino), Portone ha siglato la sua prima rete in Serie A contro l’Ecosistem Panarea, mentre è andato in goal in Coppa Italia contro la Catanese.
ECCO L’INTERVISTA A FRANCESCO PORTONE
Bilancio della seconda tappa, due sconfitte in due gare contro l’Ecosistem Panarea ed il Canalicchio Catania.
Sono state due partite differenti. Nella prima ci abbiamo messo più concentrazione e voglia di vincere dell’Ecosistem Panarea, favorita sulla carta. Avevamo più fame di loro ma abbiamo sfiorato il colpaccio. Nella seconda gara, credevamo di aver già vinto la partita. Purtroppo il beach soccer ci insegna tanto. Appena sbagli ti puniscono, quindi dobbiamo affrontare tutte le gare come delle finali.
E’ vero che il Canalicchio Catania ha fatto diversi acquisti, ma ci sono sei goal di differenza tra loro e la Pasta Reggia?
Non ci sono sei goal di differenze. E’ stato un approccio sbagliato l’esser convinti di vincere la partita. Abbiamo un grande gruppo e questa deve essere la nostra forza. Dobbiamo comunque partire dal presupposto che le altre squadre hanno un singolo forte che fa la differenza, mentre a noi la differenza la fa il gruppo.
C’è rammarico per non aver custodito il doppio vantaggio iniziale contro l’Ecosistem Panarea?
E’ tanta l’amarezza per una partita vinta, perlomeno nella prima frazione. In vantaggio 2-0, poi siamo raggiunti negli ultimi due minuti e da lì è iniziata la rimonta. E’ la mancanza d’esperienza che ci porta a fare degli errori. Come quando dobbiamo tenere la palla ed invece aumentiamo all’improvviso il ritmo. Questa è mancanza d’esperienza. La Serie A è un altro pianeta, incontri giocatori forti e gente esperta. Nel beach nulla è scontato. Puoi vincere 4-0 come perdere 7-2. La gara contro il Canalicchio ci da insegnamento che dobbiamo sempre essere concentrati e giocare al massimo.
Nell’ultimo week-end di luglio, si gioca l’ultima tappa contro Catania, Catanese e Villafranca. Quanti punti servono per la salvezza?
Ti direi nove, vorrei vincere tutte e tre le gare. Però bisogna scendere in campo ed affrontare ogni partita per sé. Se poi conquistiamo sei o tre punti, va bene così. L’importante è non tornare a casa a mani vuote. Sarebbe una delusione per la famiglia Corsale, che fa tanti sacrifici per portare avanti questo progetto. E’ necessario affrontare le tre gare come tre finalissime.
Secondo te, la salvezza è un obiettivo perseguibile?
Per me sì. Io ci credo ed anche i ragazzi. Vogliamo regalare questa gioia alla famiglia Corsale ma soprattutto a noi.
Qual è il tuo obiettivo personale? Una cifra che ti sei prefissato di raggiungere?
La cifra è quella di salvare questa squadra. Che siano goal miei o degli altri amici che ben venga. L’importante è portare a casa il nostro obiettivo.
Sei tra i quattro superstiti della promozione in Serie A insieme a Raffaele Corsale, Tommaso Merola e Vincenzo Roviello, ora in veste di dirigente accompagnatore. A Licola c’è stata un’esibizione, in occasione della tappa regionale della Serie B, per ricordare Giuseppe Feola.
Peppe resterà sempre nei nostri cuori, E’ una persona troppo speciale, lo porteremo sempre nel cuore.
DOMENICO VASTANTE
UFFICIO STAMPA PASTA REGGIA HERMES CASAGIOVE