«Non ho avuto ancora modo di parlare o scrivere a Gaines durante questa Summer League per un semplice motivo, che da domani (oggi ndr) sarò anche io negli States e quindi proverò a parlargli da vicino». Si infoltisce, dunque, il numero di persone legate alla Juve che saranno sul parquet di Orlando prima e Las Vegas poi, considerando che nella giornata di oggi anche il General Manager Marco Atripaldi volerà alla volta della Florida per seguire non solo il suo primo acquisto della nuova stagione (con esclusione dei rinnovi ovviamente), ma eventuali altri punti di interesse che la kermesse estiva può offrire. Intanto nella notte che ha preceduto la chiacchierata su queste stesse pagine con il dirigente casertano, l’ex Maine e natio della Florida, ha mandato a referto la sua seconda partita con la maglia dei Pacers. Per Gaines ancora una volta è arrivato il quintetto base, ma come è capitato nel corso della prima sfida contro i Brooklyn Nets, il suo numero ed i suoi numeri cestistici, hanno visto qualche minuto in meno rispetto ad un ragazzo di talento come lui, ma che a differenza di qualche altro ha già un contratto in saccoccia e quello che sta facendo vedere, dunque, deve3 essere proiettato direttamente alla prossima stagione. «Ho seguito però le due partite e spero che si mantenga su questo piano dei 10 punti – ha continuato a commentare lo stesso Atripaldi con tono scherzoso e con tanto di sorriso -. Tornando seri, credo che sul suo valore non si discuta, forse ha una taglia che per la Nba può essere un po’ piccola, ma per l’Europa è un giocatore che può avere ampio margine e tanto successo. I questo momento della stagione, però, come tutti gli atleti americani e che vengono invitati a parteciparvi, lui si sta giocando le sue carte ed è giusto e logico che sia cosi».
Quindi una sorta di biglietto da visita per se stesso e la Juve al prossimo campionato?
«Complessivamente si. In queste occasioni si va per far vedere se stessi è logico che poi come nel caso Gaines per continuarlo a guardare dovranno avere un occhio di riguardo verso l’Italia e Caserta».
Quale il tuo giudizio sul mercato. Sta andando come ti aspettavi?
«Assolutamente si. Di questo periodo le Summer League catalizzano le attenzioni di tutti e la dimostrazione sono state le risposte un po’ rimandate al mittente con richiesta di sentirci dopo la Summer League e spedite nei confronti di quelli che potevano essere i nostri punti di interesse. Noi continuiamo ad essere tranquilli. In questo momento ci mancano due giocatori da quintetto ed uin terzo per completare il roster. Quindi ci muoviamo con cautela».
Orlando o Las Vegas, quale delle due è più importante per l’Europa in termini di via libera al mercato?
«In grado diverso, ma un po’ tutte e due. Lo scorso anno noi prendemmo Roberts e Scott ad Orlando ed Hannah e Moore a Las Vegas. Quindi metà e metà».
Il mercato dei senior e della prima squadra intesa come senso assoluto, però, non è il solo in cui sei impegnato, vista la grande passione e dedizione che Iavazzi e Barbagallo stanno mettendo nella ricostruzione e nella rinascita del settore giovanile. Come procede?
«Procede che la questione Oliva è sfumata, visto che il ragazzo sembra essere fortemente intenzionato a restare negli States e proseguire la sua corsa verso il College. Però abbiamo in ballo tante altre buone situazioni che credo nella prossima settimana potranno avere una chiusura definitiva».