Altro giro, altra corsa, altro weekend ad altra calma piatta prevista all’orizzonte, come di solito accade in questo periodo. Una calma per gli addetti ai lavori che in genere nel periodo di mercato o di off-season, spendono il weekend a guardare o visionare quello che accade per poi raccogliere forze, informazioni e quanto necessario per dare inizio al proprio assalto nei primi giorni della settimana ovvero quelli nei quali tutte le situazioni perdono qualche velo di incertezza proprio per le riflessioni da più parti degli addetti ai lavori. Ancor di più se poi questo fine settimana cade esattamente con l’inizio della Summer League a stelle e strisce e quindi con quella che potrebbe essere la campanella di inizio del primo round del mercato stranieri e non solo di tutti coloro che hanno a che fare con il basket europeo e non. Ed allora mentre gli addetti ai lavori bianconeri (gli occhi della Juve dovrebbero essere, almeno per il momento, quelli di Enzino Esposito che negli States ha casa e non quelli di Atripaldi al quale verrebbe fatto un rapporto quotidiano da parte del nuovo componente dello staff tecnico casertano) non distolgono lo sguardo da coloro che si daranno battaglia per un posto nella Nba o della lista e delle grazie di questo o quel giemme, la Juve può serenamente pensare anche ad altro. Lo stesso dicasi per quanto riguarda Frank Gaines, anche se per il natio della Florida, il discorso è proiettato in avanti di 365 giorni. L’ex Maine della D-League, infatti, ha un contratto di ferro con la Juve per la prossima stagione ed allora lo show che metterà in campo nelle due kermesse estive americane sarà da una parte una prova di conferma della bontà della scelta che il team di Pezza delle Noci ha fatto a fine maggio nel portarsi a casa un ragazzo giovane, ma con tante qualità, ma soprattutto per lo stesso Gaines che servirà giorno dopo giorno le proprie prestazioni come biglietto da visita nei confronti degli scout Nba invitandoli, poi a seguire il campionato italiano e quello che riuscirà a fare sul legno del Palamaggiò ed in generale in giro per lo stivale. Un qualcosa che potrebbe accrescere ancor di più la già rinata considerazione del club bianconero tra i vari addetti ai lavori e giocatori dopo una stagione se non perfetta ai limiti della perfezione. Gli stessi limiti che la dirigenza bianconera vorrebbe rasentare alla stessa maniera se non superare nel corso della prossima stagione. Il tutto percorrendo la stessa linea guida, la stessa idea di squadra, la stessa idea concettuale di gioventù mischiata a esperienza, anche se con un pizzico di concretezza in più. Discorso in cui trova perfetta collocazione quello che i rumors di basket mercato hanno messo sul piatto della bilancia negli ultimi giorni. Il possibile ammiccamento tra la Juve ed una vecchia conoscenza del suo giemme Atripaldi, Tommaso Raspino, infatti rispecchierebbe tutto in toto portando alla corte di Molin un ulteriore giovane, ma con esperienza alle spalle tale da non cominciare tutto da capo, ma essere una parte importante della spina dorsale della nuova Juve che dopo l’amaro in bocca dei playoff mancati lo scorso anno, si è tirata su le maniche per provare a correggere quei piccoli difetti che nemmeno qualche mese fa hanno portato ad uscire a testa bassa dal rettangolo di Pistoia Brooks e compagni per il semplice fatto di aver peso l’occasione di stupire anche nei playoff. Creare nuovamente l’effetto sorpresa, creare di nuovo quel senso di sfida e voglia di lottare sorprendendo chi ti ha giudicato dall’alto in basso senza aspettare un minuto o non scommettendo sulle tue possibilità, è il pane quotidiano della Juve, che intanto è alle prese anche con la possibilità di piazzare il colpo, di piazzare la zampata nei confronti di un giocatore esperto e che possa essere punto focale della prossima stagione.