Per una volta è la Nba e gli addetti ai lavori a stelle e strisce che deve mettersi in coda e non il contrario. Per una volta sono gli States a dover guardare nell’orto del vicino e non il contrario, per una volta sono gli americani che devono prendere nota delle doti e qualità di un giocatore che nel breve periodo, almeno di una stagione, proverà ad innalzare ancora il proprio livello e status ne vecchio Continente e nello specifico all’ombra della Reggia. Ed allora per la stessa prima volta la Juve si potrà sedere in poltrona, seguire i due eventi principali dell’estate americana e di interesse del basket mondiale, con l’animo di chi ha anche un pizzico di orgoglio in più per essersi mosso per tempo e nei confronti di un giocatore, come Frank Gaines, che a partire da domani scenderà in campo per promuovere se stesso ed indirettamente la città di Caserta. L’ex stella della D-League con la maglia dei Maine Red Claws, infatti, sarà in campo sia ad Orlando che a Las Vegas, per una due settimane di basket, di partite e di scout report fatti, condivisi ma tutti diretti alla prossima stagione. Con ogni probabilità per la nuova guardia bianconera, la prima sarà quella che susciterà un pizzico di orgoglio e di voglia di fare in più, visto che sulla propria carta di identità il giocatore porta il nome della Florida come stato di provenienza. Nella città di Disneyworld, dunque, Gaines vestirà i colori degli Indiana Pacers, mentre quando al termine della kermesse nella capitale della Florida dovrà dirigersi verso il caldo del Nevada e le luci notturne di Las Vegas, saranno gli Heat ad avere tra le proprie fila il talento uscito da IPWF University. Una doppia chiamata che di sciuro era in preventivo anche al momento della firma con il club di Pezza delle Noci e che in maniera non assoluta significa che Gaines andrà nella Nba, ma sicuramente l’essere stato chiamato ed invitato è sintomatico di un talento cristallino per un ragazzo che è appena del 1990. Insomma se nella scorsa stagione si è dovuto attendere un po’ per rendesi conto solo dal curriculum che quelli affidati a Molin erano ragazzi di valore, questa volta la Juve può iniziare a gongolarsi un tantino prima e continuare nella propria tradizione di squadra pronta a puntare sui giovani, offrire la possibilità di mettersi in mostra ed essere a loro disposizione per il futuro o addirittura essere il loro trampolino di lancio per uno più radioso cosi come è avvenuto nel passato recente e lontano. Un discrso che sicuramente lo staff e la dirigenza bianconera vorrà fare per quanto riguarda gli altri due ruoli che potrebbero trovare spazio e interesse all’interno delle fila di qualcuna delle selezioni che scenderanno in campo dal 5 al 21 di luglio tra Orlando e Las Vegas. Ovvio che si sta parlando dei due lunghi che dovrebbero completare la front line con Michelori e Carleton Scott che proprio dalla Summer League è arrivato a Gussing, prima di approdare ai piedi della Reggia vanvitelliana. Un’ala forte ed un centro, o anche uno solo dei due ruoli, visto che stando ai rumors di mercato, per il ruolo di ala piccola coach Molin ed il giemme Atripaldi, avrebbero intenzione di affidarsi ad un giocatore esperto, di qualità, di buona fascia e che quindi possa essere quell’ulteriore pedina di concretezza in campo e all’interno di quel progetto che coach Molin vuole per la sua nuova creatura in campo. Di sicuro maggiore concretezza, di maggiori fatti e di meno parole ne avrebbero bisogno anche nella stanza dei bottoni del Palamaggiò, dove il presidente Barbagallo ed il maggiore azionista Iavazzi continuano a lavorare duro per riuscire nell’impresa di portare al fianco di Pasta Reggia non solo un unico nuovo sponsor per il quale sembra essere in dirittura di arriva, ma una catena anche di piccoli sponsor o di nuovi soci che possano dare una mano e permettere di respirare ad una proprietà che ha compiuto tanti sforzi per ripulire la faccia di una società che ora non ha più problemi economici.