Savoia a denti stretti: “Il Gladiator ripartirà dall’Eccellenza”



Massimo Savoia
Massimo Savoia

Ci ha provato fino all’ultimo ma si è arreso, quando si è capacitato che il sogno di essere ripescati in Serie D era alquanto complicato. La sofferta decisione di non presentare la documentazione per riammissione del Gladiator nella “quarta serie” è stata presa da Massimo Savoia, dopo un colloquio avuto negli uffici della Lega Nazionale Dilettanti a Piazzale Flaminio a Roma, con il segretario della Lega Mauro De Angelis e con il responsabile dell’ufficio amministrazione del dipartimento Interregionale Roberto Marini. Nel quartier generale del movimento dilettantistico che, a quanto pare, ancora per poco sarà governato da Carlo Tavecchio, il quale è in procinto di diventare il nuovo numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Savoia era giunto per depositare l’organigramma societario del team neroazzurro. Ma quella si è rivelata anche l’occasione per chiedere un consiglio a coloro che vivono da decenni le vicende calcistiche del dilettantismo e ne masticano abbastanza, in tema di ripescaggi, spese e sanzioni.

La decisione sofferta. Così, intercettato di ritorno dalla trasferta nella Capitale, Savoia spiega: “Ahimè, mi dispiace dirlo ma abbiamo l’obbligo di rinunciare alla domanda di riammissione in Serie D. Discutendo con il segretario Mauro De Angelis ed il responsabile dell’ufficio amministrazione del dipartimento Interregionale Roberto Marini, sono stato portato a conoscenza del fatto che quest’anno sarà difficile essere presi in considerazione per un eventuale ripescaggio. Mancano tre giorni alla scadenza fissata per il 4 luglio e fino ad ora sono solo tre le domande presentate in tutt’Italia. Motivi di ciò? Con la riforma della Lega Pro, molte squadre ripartiranno dall’Interregionale e rendono improbabili le possibilità di riammettere altre società. I posti da liberare non sono tanti e ci sarebbe da mettersi in concorrenza con club che godono di punteggi più alti rispetto ai nostri”.



Ripartire dall’Eccellenza. Poi l’esperto di burocrazia sportiva scende nei dettagli e rileva: “Al fine di ottemperare ad ogni obbligo di natura economica, sono giunto a Roma con la liberatoria di Rosario Gaglione e le dichiarazioni di Nunzio Pagano e Carlo Temponi, manifestanti il desiderio di risolvere la querelle economica con il Gladiator. Entrambi i collaboratori della Lega hanno elogiato la volontà di risanamento del club ma mi hanno consigliato di mettere da parte il sogno Serie D e procedere in maniera meno avventurosa, ripartendo dall’Eccellenza, programmando un campionato vincente e tornando nella “quarta serie” con un sodalizio completamente rinnovato nell’animo e nelle casse”.

Questione economica. Infine Savoia ha dichiarato: “Come tutti sappiamo, ogni anno bisogna conferire una somma di 50.000, frutto della doppia cifra dei 19.000 euro di quota d’iscrizione e dei 31.000 di fideiussione esclusivamente bancaria. Fino all’11 luglio v’è la proroga della fideiussione giacente per le società già in organico la scorsa stagione, ma il Gladiator non rientrava in essa, in quanto nella stagione appena trascorsa, la Lega ha sottratto quei soldi che sono serviti a saldare le ammende, le multe e le sanzioni pecuniarie per i danni all’auto dell’arbitro in una gara casalinga. Facendo un calcolo rapido, sarebbe servita nel giro di poche ore una cifra elevata che non è difficile rilevare in tempi così stretti (entro il 4 luglio). Con tali questioni irrisolte, la Co.Vi.So.D. avrebbe bocciato la nostra domanda senza ombra di dubbio. Invece, in Eccellenza, la scadenza per l’iscrizione è il 20 luglio, quindi c’è tutto il tempo di riordinare le idee ed utilizzare i soldi messi a disposizione dagli sponsor per costruire un progetto competitivo, desideroso di tornare in Serie D sul campo”.


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