L’omologazione del diamante di San Clemente avvenuta ad inizio mese, sembrava aver risolto tutti i problemi dei Falchi Caserta. Una storia a lieto fine verrebbe da pensare e invece i problemi restano, anzi aumentano. Il presidente Mimmo Rotili esprime tutto il proprio rammarico per una vicenda che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni cittadine. “Ci hanno permesso di iscriverci al campionato di serie B, ma il diamante di San Clemente versa sempre in condizioni disastrose. A fine mese debutteremo in casa e ci sono tanti punti interrogativi. In quindici giorni ci siamo potuti allenare solo due volte a causa dell’erba alta. Da valutare l’impianto idrico e gli spogliatoi. Insomma è stato fatto il minimo, solo un passo avanti, ma la strada è molto lunga”. Ma i problemi sono anche economici poiché tutti gli sponsor interessati al progetto sono venuti meno: “Avevo deciso di ritirare la squadra – continua Rotili – poi la squadra ha deciso di andare avanti ugualmente e solo autotassandoci abbiamo potuto affrontare la trasferta in Sardegna. Dobbiamo però ancora acquistare il materiale ufficiale e far fronte alle altre trasferte. L’incertezza legata al campo ha allontanato tutti quegli imprenditori disposti a darci una mano e ora siamo rimasti veramente soli. In squadra ci sono tanti casertani, tanti ragazzi che amano questo sport e sono pronti a sacrificarsi pur di alimentare la propria passione. Evidentemente non basta perché di questo passo non finiremo la stagione. Abbiamo bisogno di aiuti concreti e non di solite promesse che puntualmente vengono disattese”.