Due simboli, due persone che in questo momento sono l’immagine personificata del basket casertano. Due come i colori che inebriano i tifosi della palla a spicchi all’ombra della Reggia, due come il solo numero che ormai da tanto tempo si vede all’interno della conformazione societaria della Juve nonostante gli sforzi e quanto di buono sono riusciti a mettere sul tavolo delle trattative sia Carlo Barbagallo che Raffaele Iavazzi. Un proprietario ed un presidente. Due corpi per una sola anima ed una sola passione, quella bianconera, che negli ultimi giorni ha ricevuto un attestato di stima non indifferente da parte di quella stanza dei bottoni del basket non solo nazionale, ma anche internazionale, rappresentata dall’invito a partecipare alla prossima edizione di Eurochallenge, quella che per intenderci ha visto trionfare nemmeno qualche mese fa, la Reggio Emilia di Cinciarini e di coach Menetti. Un attestato di stima che di sicuro non può che essere rivolto nella stragrande maggioranza nei confronti del duo appena citato specialmente dal punto di vista economico. Ma un attestato di stima che sicuramente la società di Pezza delle Noci, vorrà girare nei confronti non solo dei tifosi che non hanno mai abbandonato per una singola domenica i propri beniamini, ma anche nei confronti di chi continua a tenere alla larga un progetto che ha dimostrato ancora una volta – sempre che ce ne fosse stato bisogno – di essere un vanto ed un modo di esportazioni delle eccellenze di queste territorio. Nei confronti di chi si nasconde ancora dietro l’uscio della porta, invece di mettersi in bella mostra al centro della stanza, persino con l’aria di chi è salito sul carro dei vincitori. Fa niente. Alla proprietà e alla società bianconera, andrebbe bene anche questo. Quello che importa non chi c’è stato per rimettere le cose a posto, ma chi ci sarà per continuare a far si che la coppia Iavazzi-Barbagallo non sia stata solo una meteora nel cielo del firmamento del basket casertano. Non lo manda a dire lo stesso azionista di maggioranza della Juve, Raffaele Iavazzi, che mette le cose immediatamente in chiaro dopo che lo aveva già fatto nei giorni scorsi il presidente Barbagallo impegnato ieri a Bologna nella Assemblea di Lega per l’elezione del nuovo presidente: «Siamo onorati di aver ricevuto un invito – ha confessato Raffaele Iavazzi – che da lustro alla nostra società e alla nostra città, ma soprattutto a quello che abbiamo fatto fino a questo momento. Siamo contenti che il nostro percorso iniziato lo scorso anno, abbia già ricevuto dei crediti cosi importanti, ma bisogna andare avanti un passo alla volta».
Quale il prossimo?
«Il prossimo ovviamente è trovare dei partner. Già perché essere invitati in Europa è bello e soddisfacente, ma comporta un esborso economico non indifferente e stimato con almeno 400mila euro sotto forma di giocatori per un roster più lungo e tutto quello che si necessita per le trasferte. Insomma la sintesi è che l’Europa sarebbe un ulteriore motivo di vanto anche per la città di Caserta e se riceveremo una mano la faremo, altrimenti da soli non possiamo permettercelo».
Questo lustro arrivato nei gironi scorsi, può essere un ulteriore invito o porta aperta a chi è ancora guardingo, ma soprattutto magari alle Istituzioni nel darvi una mano a spingere i cosiddetti ‘ indecisi’ a prendere una posizione?
«Io so quale è la nostra di posizione e cioè che non vogliamo tirare dentro il nostro progetto nessuno per la giacca o contro la sua volontà. Tutto quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo è sotto gli occhi di tutti, cosi come è chiaro che abbiamo bisogno di una mano e non possiamo fare tutto da soli».
Sempre confermata la sua idea di indire una conferenza stampa dopo il piccolo trambusto degli ultimi giorni, cosi come si leggeva sul sito ufficiale della Juve?
«L’idea è confermata, ma vorrei precisare una cosa. La mia voglia di fare questa conferenza stampa non è per attaccare o per rispondere nessuno. Io voglio mettere in chiaro la posizione della Juve, i numeri della Juve e quelle che sono le nostre forze reali e sono pronto a rispondere a qualsiasi domanda».